IL VESCOVO DI EL OBEID TOMBE TRILLE
IN RITIRO A SCHIO
S. Bakhita nostra patrona unifica il SUDAN
è stata missionaria in mezzo a voi!
Il vescovo di El Obeid Tombe Trille, assente a settembre per la Visita ad Limina dei vescovi del Sudan e Sud Sudan, ha vissuto un giorno di ritiro con santa Bakhita lo scorso 12 novembre. Alla sera, durante la cena, presente anche don Mariano, ci ha consegnato le gioie ed il dolore del suo popolo. La sua diocesi è grande come l’Italia, in alcune parti l’acqua non si trova, e persone di altra fede gli hanno chiesto di ringraziare il Santo Padre per avere santificato Bakhita, la loro ‘grandmother/grande madre’ (nonna si può tradurre). Ci ha poi parlato di un monumento in Sudan che ricorda i missionari morti tra loro e commentò che, in qualche modo, s. Bakhita ha ritornato a noi la grazia evangelica causata da questo dono, facendo gioire chi l’ha accolta tra noi per il sacrificio vissuto in Africa dai loro stessi figli perché Bakhita è stata missionaria tra voi, ha constatato.
Abbiamo chiesto al vescovo Trille di trasmettere anche agli altri vescovi il testamento di Bakhita per il suo popolo, che m. Teresa Formolo (ora a Casa Charitas) ha custodito per tutta la vita. Quando nel 1946 era in partenza per l’Africa, Bakhita le chiese di cercare il suo popolo e di annunciare loro che “Io sono di Dio e consacrata come te”. Non più schiava, dunque, ma di Dio, del creatore delle stelle e dei fiori che sa custodire e far vivere con immenso amore; consacrata, ovvero libera di portare frutto per Dio stesso, di donargli figli che lo riconoscono e lo amano in umiltà.
Anche a questo vescovo abbiamo offerto il cammino spirituale dell’ultima camminata sul tema del Sinodo dei vescovi sui giovani. Egli Ha gradito particolarmente una reliquia che ci ha detto sigillerà due anni di celebrazioni per ricordare i 25 anni del ritorno di Santa Bakhita in Sudan dopo che Giovanni Paolo II ne ha riportate a casa le reliquie dopo la beatificazione.
Egli ci ha donato due tazze, in una si vede la cattedrale di El Obeid e nell’altra i colori della bandiera del Sudan. In entrambe la scritta in arabo dice “La diocesi Cattolica di El Obeid, consacra la parrocchia del Darfour e ne dichiara patrona s. Bakhita, fiore del Darfur, l’8 febbraio 2018.”
Questo dono è anche il segno delle celebrazioni che per i prossimi due anni in Sudan vogliono dire grazie al Signore per il ritorno di Bakhita a casa 25 anni fa, quando il 10 febbraio 1993 Giovanni Paolo II ne portò le reliquie ed in quell’occasione così si espresse:
“8. Cari fratelli e sorelle, questa Eucaristia celebrata sul suolo sudanese deve essere un segno di speranza per tutti noi. Cristo è presente qui in mezzo al suo popolo fedele! “Giubilate, o cieli; rallegrati, o terra… perché il Signore consola il suo popolo e ha pietà dei suoi miseri” (Is 49, 13). Rallegrati, Africa tutta! Bakhita è tornata da te: la figlia del Sudan venduta come schiava, come merce viva e tuttavia ancora libera. Libera della libertà dei Santi. La Beata Giuseppina torna da te con il messaggio di Dio, il Padre di infinita misericordia. L’uomo a volte pensa: “Il Signore mi ha abbandonato, il Signore mi ha dimenticato” (Is 49, 14). E Dio risponde con le parole del grande Profeta: “Si dimentica forse una donna del proprio bambino così da non commuoversi per il figlio del suo seno? Anche se ci fosse una donna che si dimenticasse, io invece non ti dimenticherò mai. Ecco, ti ho disegnato sulle palme delle mie mani” (Is 49, 15-16). Sì, sulle palme delle mani di Cristo, trafitte dai chiodi della Crocifissione. Il nome di ognuno di voi è scritto su queste palme. Quindi, con grande fiducia diciamo: “Il Signore è la mia forza e il mio scudo, ho posto in lui la mia fiducia; mi ha dato aiuto ed esulta il mio cuore, con il mio canto gli rendo grazie” (Sal 28, 7). Amen. Sallu lillah / bi wasitati at / tubawiya Bakhita / as / sudanya likay yubarika ‘aylati-kom (Attraverso l’intercessione della Beata Bakhita, chiedo a Dio di benedire le vostre famiglie)”
Mons. Trille è in Italia per preparare il Congresso Eucaristico internazionale che si celebrerà nel 2020 in Ungheria. Evento che presenterà Madre Moretta con nuove preghiere e canti… La sua ascesa nei cuori continua!