MADRE LUISA ARLOTTI fdcc ANCORA TRA NOI
Un docufilm la ripresenta ed una folla la riscopre
Un docufilm su m. Luisa Arlotti non poteva lasciare indifferenti gli animi più sensibili alla giustizia ed alle scelte eroiche di questa sorella canossiana che sembra essere stata allenata, fin dall’infanzia, alle sfide più dure. Scelse il battesimo da giovane e, poco dopo, lasciò la famiglia dove una matrigna non la sentiva figlia. Nella vita religiosa si consegnò a Dio ed al prossimo con il coraggio di chi sa vincere perdendo perché crede che solo salvando gli altri si può vivere. Ha curato dei giovani partigiani ed altri, ha chiesto di non giustiziare chi l’aveva tradita con la forza di una madre che può chiedere tutto ai figli che ama. E fu esaudita da chi, dopo la guerra, da partigiano era diventato un’autorità civile.
Al palazzo Toaldi Capra, lo scorso 09 novembre, per la prima volta abbiamo incontrato i familiari di m. Luisa stessa. Dall’autore Ugo De Grandis, ai figli dei “suoi ragazzi”, tutti si sentivano onorati per il coraggio, integrità di vita e testimonianza religiosa da lei vissuta con radicalità, pur nella sofferenza del cuore che cercava la sintesi tra legge e Spirito. M. Luisa comprese che la vita era il
dono supremo per tutti, si prodigò per giovani che con venerazione la ricordano ancora. Consapevole dei rischi fu pronta a portare il peso di decisioni inedite per cui conobbe la prigionia e
la possibilità della fucilazione. Questo il motivo per cui oggi è tra quegli eroi che possiamo chiamare anche “santi della porta accanto” sostenuti da quella “mistica sotterranea” che “nella
notte più oscura fa nascere i più grandi profeti e i santi”. (Cfr: GE 7,8,32)
Articolo Giornale di Vicenza del 15 novembre 2018