DALLA PREGHIERA COMUNITARIA
FATTA IN FAMIGLIA
UN INTERVENTO CHIRURGICO EVITATO PER INTERCESSIONE DI SANTA BAKHITA
2018.11.28 – In visita da Palermo per testimoniare la grazia ricevuta. Da sinistra a destra: la figlia Loredana, il marito, Giacoma, il diacono Tomas e m. Laura Maier che, in mostra, introduce i visitatori al gruppo dei ragazzi pure in visita.
Buongiorno sono la Loredana Monteleone, figlia della Signora Giacoma Giacalone. Siamo amici di Tomas Pregnolato Diacono della diocesi di Chioggia.
Scrivo questa lettera formale per raccontare in maniera esaudiente quanto è accaduto a mia mamma in modo tale da poter allegare la mia relazione e i documenti che attestano l’avvenuto, nel vostro registro di guarigioni prodigiose grazie all’intercessione della vostra sorella Bakhita.
Voglio precisare che tutto quello che sto scrivendo è un miracolo, già il fatto di aver conosciuto Tomas nel mese di settembre 2017 non è stato un caso, Tomas e mio Fratello Giuseppe si sono conosciuti in un contesto di grande sofferenza e disperazione per le nostre famiglie.
Entrambi erano ricoverati alla clinica “Pederzoli” di Peschiera del Garda per una neoplasia importante al pancreas, noi saliti da Marsala in provincia di Trapani per operare mio fratello che era in gravi condizioni, mentre Tomas era arrivato da Porto Viro anche lui in gravi condizioni. In questa occasione le nostre famiglie si sono incontrate e si sono sostenute in quel che si può definire un incubo perché le vite dei nostri cari erano appese ad un filo… Tomas è stato operato prima di mio fratello; Tomas e mio Fratello non si sono conosciuti subito, non ne hanno avuto il tempo ma hanno fatto amicizia nel periodo del post-intervento mentre noi famiglie abbiamo avuto modo di conoscerci durante le lunghe ore di assistenza in ospedale.
Noi non sapevamo che Tomas era un Diacono, ne siamo venuti a conoscenza solo al momento delle dimissioni o meglio quando tra mio fratello e Tomas si è instaurato un legame molto stretto legato alla loro patologia condivisa insieme.
Per entrambi è stato un grande calvario: Tomas ha combattuto diverse complicazioni dovute all’intervento, mio fratello pure anche se minori. Al nostro ritorno a Marsala il legame tra mio fratello e Tomas è continuato, si sentivano al telefono e si aggiornavano sull’evolversi del proprio recupero psicofisico.
Tra i due è nato un vincolo fraterno forte a tal punto che nel mese di maggio 2018 mio fratello e la nostra famiglia invita Tomas a trascorrere qualche giorno con noi a Marsala. Lui accetta volentieri e si ferma in nostra compagnia 3-4 giorni passando giornate meravigliose di amicizia e preghiera comunitaria con tutta la nostra famiglia. Durante la preghiera comunitaria fatta in famiglia mio Fratello Giuseppe ed io informiamo Tomas che a mia mamma nel mese di aprile 2018 è stato diagnosticato una neoplasia al seno di carattere incerto e maligno per cui il 7 giugno 2018 a Palermo doveva essere sottoposta ad intervento chirurgico per l’asportazione. Eravamo molto preoccupati perché avevamo appena affrontato il dramma di mio fratello e ora se ne ripresentava uno di nuovo. Tomas, prontamente, ha colto l’occasione della preghiera comunitaria: eravamo in più di 25 persone tutte a casa di mio fratello per pregare affinché l’intervento di mamma potesse andar bene e si fosse affrontato il tutto con grande fede e speranza. In questa occasione Tomas ha voluto affidare mia mamma a Bakhita.. Avendo egli ricevuto diverse grazie per sua intercessione, conosceva bene la sua vita e la sua storia e ha voluto raccontarcela; noi non sapevamo chi era ma subito ci ha colpito la sua storia e la sua vita. Abbiamo recitato la sua preghiera, Tomas poi ci ha lasciato la novena con la promessa che lui avrebbe cominciato subito a recitarla da Porto Viro (metà maggio) e noi, come lui, abbiamo iniziato a recitarla da Marsala con la promessa di non smettere la recita dopo i 9 giorni previsti ma di continuala sempre fino ad intervento avvenuto, programmato per il 7 giugno 2018. Così è stato fatto da entrambi gli estremi dell’Italia. Conoscendo Bakhita, Tomas era molto fiducioso, ci aveva promesso che se tutto fosse andato bene a nome nostro sarebbe salito a Schio per ringraziare, perché lui Bakhita la prega sempre non solo nelle necessità, ma in casi estremi affida a Bakhita le persone che hanno bisogno di essere aiutate, non per ricevere miracoli ma per ricevere la volontà del Signore attraverso l’intercessione di questa santa.
Il 7 giugno arriva, accompagno mia mamma da Marsala a Palermo per sottoporla all’intervento in programma, strada facendo chiamiamo Tomas prima di arrivare in clinica, mamma lo saluta e rimaniamo d’accordo che, appena finito l’intervento, gli avrei comunicato l’evolversi della situazione. Mia mamma viene sottoposta ai vari controlli pre-operatori esami ematici, elettrocardiogramma e una ecografia al seno dove doveva essere operata.
Con grande stupore dello strumentista che esegue l’ecografia non risulta più alcun nodulo, evidenziano, ripetono l’ecografia che per l’ennesima volta risulta negativa: non si trova più il nodulo da asportare, sottopongono mia mamma a diversi esami più approfonditi che risultano tutti negativi e della neoplasia al seno non c’è traccia. Noi eravamo increduli a tutto ciò, nel pomeriggio del 7 giugno il primario decide di sottoporre la mamma a una risonanza magnetica con mezzo di contrasto per avere la certezza che il nodulo non fosse migrato in altre zone fisiche del corpo, viene eseguita la risonanza, decidono di tenere ricoverata una notte mia mamma in clinica, in attesa della refertazione della risonanza il cui esito ci sarebbe stato comunicato durante il giro medico della mattina seguente.
È stata la notte più lunga della nostra vita…. Nel pomeriggio mi ero sentita, come d’ accordo, con Tomas. Lo avevo informato di tutto quello che era accaduto e lui mi ha rassicurata “lasciamo che lo Spirito Santo attraverso l’intercessione di Bakhita lavori e agisca”. Tomas con grande fede ci ha rassicurati. Arriva il mattino, passano i medici in visita compreso il primario che si rivolge a mia mamma con le testuali parole: “Signora Giacalone non c’è nulla da operare e da asportare al suo seno e da nessuna altra parte del suo corpo, della neoplasia non c’è più traccia e anche la risonanza risulta negativa; scientificamente non ho parole per giustificare quanto è accaduto le dico solo di alzare le mani al cielo e ringraziare chi è intervenuto a suo favore; può tornare a casa tranquilla non ha più nulla, rifaremo un controllo tra qualche mese per sicurezza, lei e dimessa”.
Noi increduli, ma convinti di quello che era successo, attribuiamo il tutto alla vostra santa da noi ancora poco conosciuta, ma che ha ascoltato la nostra umile preghiera. Tomas era convinto non del miracolo ma che Bakhita avrebbe presentato la nostra preghiera al Signore e così è stato.
Tomas ha commentato che spesso ricorriamo a santi molto conosciuti tralasciando i più umili che, spesso, stanno aspettando la nostra preghiera.
Tutta la nostra famiglia ringrazia Tomas che ci ha fatto conoscere questa santa dei nostri giorni e lo ringraziamo perché di persona ha concelebrato a Schio da Bakhita in ringraziamento per quanto avvenuto. Al controllo fatto a mia mamma il 10 settembre 2018 risulta ancora tutto negativo.
Grazie Bakhita di essere entrata nel nostro cuore.
In fede, Giacalone Giacoma e Loredana Monteleone con tutta la famiglia
Marsala il 10/09/2018
informano il medico che aveva in precedenza riscontrato il nodulo, come i documenti medici