NATALE – CHIAMATA ALL’AMORE
BATTESIMO DEL SIGNORE – C
Lc 3,15-16,21-22
In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco». Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».
BATTESIMO DEL SIGNORE
Scorre lento il Giordano,
sulle cui rive sta il popolo:
tutto è silenzio d’attesa
davanti al profeta di Dio.
Suonano remote profezie,
messaggi di consolazione:
la redenzione è vicina!
Dio ha prescelto l’Agnello.
Da monte a monte fa eco
l’annuncio: Ecco il Signore!
Corrono lievi i messaggeri
a Sion: Regna il tuo Dio!
Nel seno puro dell’acqua,
immerge tutto il suo corpo:
sobbalzano stupiti gl’inferi,
gli angeli cantano in coro.
Vibrante di vita scende
come colomba lo Spirito,
veste del nuovo Adamo,
e fa nuovo tutto il creato.
Dai cieli la voce del Padre
risuona di gioia sul Figlio,
eterna nel nostro tempo,
canto della Triade santa.
don Beppe Ferretti in “Lectio Domenicale di don Giuseppe Bellia”
IL VANGELO VISSUTO DA BAKHITA
Lc 3,15-16
«Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco».
Bakhita riceve il battesimo, la cresima e la prima comunione il 9 gennaio 1890. Mi fu posto il nome di Giuseppina, Margherita e Fortunata, che in arabo si interpreta Bakhita.
Oh che indimenticabile data. All’altare l’accompagna, facendo le veci dei genitori, la madre superiora. La madrina è la contessa Giuseppina, che per malattia non può uscire di casa. La madrina di cresima è la signora Donati Margherita.
Testimonianza della catechista di Bakhita, suor Fabretti: La sua preparazione al battesimo fu tutto un vivere di Dio. Contenta soprattutto di essere ritenuta degna di diventare figlia di Dio. Quando le chiesi se voleva davvero conoscere il Signore, mi rispose: “Sì!” Fui colpita dallo slancio di gioia con cui pronunciò quel “Sì!”
(Bakhita, Inchiesta su una santa, 74-75)