“PERDONA, PERDONA, SAI, E’ COSI’ BELLO PERDONARE!”
Presentazione docufilm e libro di Madre Moretta il 18 gennaio 2019
presso l’Associazione “La Famiglia” alla SS. Trinità di Schio
La presentazione del docufilm sulla storia meravigliosa di s. Bakhita e del libro “Madre Moretta”, da parte di m. Laura Maier e m. Maria Carla Frison è stata un’esperienza di immersione tra i conoscenti di santa Bakhita, vissuta presso l’Associazione la Famiglia negli ambienti della parrocchia SS. Trinità di Schio.
Il filmato “Storia Meravigliosa”, abbreviato ed aggiornato da Walter Bonin – con inserite le espressioni su s. Bakhita che Papa Francesco ci ha consegnato nella esortazione apostolica Gaudete et Exsultate al n°32 – ha suscitato emozioni e memorie inattese. Molte delle presenti hanno rivisto nelle immagini non solo i luoghi della loro infanzia o giovinezza, ma anche i volti di sorelle canossiane da loro conosciute e ricordate con nostalgia.
Sono state poste domande di chiarimento circa l’edizione del film televisivo, come pure dei miracoli che hanno fatto salire s. Bakhita sugli altari. L’entusiasmo era alle stelle e c’è chi ricordò esempi di Bakhita ancora sconosciuti. «Un giorno – ci disse – una delle presenti, uscii in cortile durante una sosta dal lavoro di riparazione delle pezze, c’era la neve fresca e come giunsi all’aria aperta fui colpita da una palla di neve proprio nel volto. Bakhita si accorse della mia voglia di piangere, mi avvicinò sollecita e mi implorò: “Perdona, perdona, sai, è così bello perdonare!”» Era un invito, una condivisione spirituale di quanto lei stessa aveva vissuto, fatto che quella signora non dimenticò per tutta la vita. Ed ancora, alla fine, qualcuna ci raccontò d’essersi procurata il lucido delle scarpe di color marron per poter togliere a Bakhita i segni del tatuaggio che apparivano come tanti segni bianchi sia sulle braccia che sulle gambe. Dubitiamo siano riuscite nel loro intento, ma fu bello ascoltare le emozioni e le memorie di persone così privilegiate.
Le presenti si sono rese conto che, così come loro ricordano Bakhita con affetto, anche le sue consorelle canossiane hanno avuto per lei attenzioni particolarissime. Abbiamo condiviso quanto m. Genoveffa De Battisti scrisse nel 50° di m. Bakhita (vedi documentazione libro) o come, nelle tracce biografiche dello stesso libro, m. Maria Beltrame per aver viaggiato con lei l’abbia presentata come testimone esemplare e gioiosa.
Da notare che il libro Madre Moretta contiene testimonianze di qualcuna tra le presenti come Maria Stella Dalla Cà, Antonietta Racchelli, o Gildo Quartiero che per molti anni suonò l’organo parrocchiale.
Durante l’incontro abbiamo proposto degli intermezzi con canti nuovi ascoltati con interesse. Quanto condiviso è stato più che sufficiente per riscaldare i cuori e riaccendere l’entusiasmo per la santità umile di s. Bakhita che, con le parole di Papa Francesco, ci offre la possibilità di essere “più vivi e più umani” scegliendo di appartenere e dipendere dall’unico Signore della vita, il “suo Paron”!
Tra rinfresco e libri da acquistare si è creato nell’ambiente un gran movimento e tanti racconti avrebbero avuto bisogno di più tempo per essere ascoltati.
La Signora Claudia Marcante, che ci aveva esteso l’invito e ci ha presentate al gruppo, alla fine ci ha consegnato un segno di ringraziamento, dolce e prezioso perché la borsa che conteneva biscotti e cioccolatini era stata fatta con le mani delle presenti. Ci siamo date appuntamento l’8 febbraio per la s. Messa delle 15.30, celebrazione che da anni questo gruppo anima con grande fervore. All’organizzatrice ed ai vari operatori il nostro riconoscente grazie ed arrivederci!
M. Maria Carla Frison e M. Laura Maier