SOLENNITÀ S. GIUSEPPINA BAKHITA
CELEBRAZIONI IN SANTUARIO – A VICENZA – IN DUOMO A SCHIO
Un pellegrinaggio incessante di fedeli per onorare M. Moretta
Donna che affascina perché indica la via della liberazione!
CELEBRAZIONI IN SANTUARIO – 08 febbraio 2019
Di anno in anno la solennità di s. Giuseppina Bakhita stupisce per la presenza di persone provenienti da varie nazioni, c’è chi arriva in Italia per cammini di formazione programmati per gli operatori nel campo della tratta di persone, altri per ricevere cure mediche ed altri ancora per dire un grazie speciale a s. Bakhita.
La novena seguita dal triduo in preparazione alla festa, hanno intensificato la preparazione spirituale con la disponibilità anche di confessori nel pomeriggio. Le sei s. Messe dell’8 febbraio sono state tutte celebrazioni particolari, con la presenza di musicisti o cori diversi, affollate fin dal mattino, ma l’apice c’è stato alle 15.30 del pomeriggio con una tale ressa da non poter accedere all’interno e dover attendere la messa successiva. Tutte le celebrazioni hanno visto la presenza di conoscenti di m. Bakhita o loro amici che lo scorso hanno contribuito alla raccolta di memorie pubblicate nel libro “Madre Moretta, sorella universale, ancora ci parla”. A tutte le famiglie, alla fine, è stato donato una edizione speciale del diario, arricchito da note di spiritualità, indicazioni sul santuario utili per i visitatori, una benedizione per la famiglia e immagini della Chiesa di Schio. Alla fine delle celebrazioni il bacio della reliquia è stato vissuto con profonda devozione.
Alle 6.55 ha presieduto la celebrazione don Cornelio Gabor sdb che, come ogni domenica, ha penetrato e donato il cuore di s. Bakhita; ha servito all’altare il diacono Tomas Pregnolato giunto da Rovigo per rappresentare altri amici che con lui recentemente hanno visitato s. Bakhita per dirle grazie! Il violinista Adriano Sartori, sempre disponibile per la prima Messa ci fa fatto iniziare la giornata con una musica angelica.
Alle 9.00 il parroco don Mariano ha concelebrato con don Flavio Lista ed il seminarista Alessandro l’eucarestia è stata animata dagli alunni della scuola Canossa guidati da m. Luisa Merlin e dalla chitarra di m. Laura Maier. All’offertorio sono state presentate due catene; quella nera per significare il male che ci affligge e quella colorata le relazioni buone che ci liberano. Bello l’invito rivolto agli alunni di rendersi disponibili al Signore di seguire le orme di s. Bakhita per servirlo amando i fratelli come scelta vocazionale.
Alle 10.30 al parroco Don Mariano si è unito il viceparroco don Petru per concelebrare con il Vescovo di Chioggia, mons. Adriano Tessarollo giunto per l’occasione. Diverse le persone desiderose di salutare il loro ex parroco. Era presente anche una giovane famiglia croata, la cui bimba ha appena subito un trapianto di reni, e venuta a Schio per affidarsi a s. Bakhita. Insieme abbiamo pregato per loro, grande la loro riconoscenza anche per questa coralità di amore che li ha accolti come dono speciale. Il prof. Piazza ci ha accompagnati con l’armonium, e con la sua abilità di adeguarsi sempre all’assemblea orante. Un bel gruppo di visitatori provenienti dall’estero hanno visitato subito dopo la mostra accompagnati da m. Laura che si è espressa in inglese, mentre alcuni tra i presenti traducevano in altre lingue.
Alle 15.30 a p. Silvano Ruaro, missionario dehoniano in Congo, si è unito il saveriano p. Ruggero, pure missionario in Congo. Alla celebrazione, accompagnata dal sig. Sometti giunto da Costermano con la famiglia, c’era anche Fatou Kine Boye, l’interprete di s. Bakhita nella fiction della Rai. Questa presenza il dono bellissimo frutto di quell’esperienza, l’amicizia tra una giovane africana e Madre Moretta che ogni anno visita e rivede con gioia. P. Silvano, da parte sua, non ha mancato di commuoverci per l’esperienza di aiuto da lui sperimentata da s. Bakhita, quando un volontario di Trento che lo aiutava a costruire la chiesa/scuola di Bakhita è caduto in coma. Per una notte l’ha pregata. Ora il volontario sta bene pur essendoci stata, al tempo dei fatti, una diagnosi davvero infausta. Tra i testimoni abbiamo notato Maria Stella Dalla Ca’, testimone di Madre Moretta, come membro del coro della SS. Trinità che ha animato l’Eucarestia e diretto con grande entusiasmo dalla signora Claudia Marcante.
Alle 17.00 quest’anno hanno coronato l’altare dieci sacerdoti compagni di don Antinio Doppio, don Mariano Lovato ha presieduto la celebrazione, forte il ricordo anche di don Giacomo Bravo. Da Malo è giunta, con tutta la sua comunità, sr. Romana Bombo; presente anche la sorella Ilva, di entrambe sono state pubblicate le testimonianze nel libro di Madre Moretta dello scorso anno. Bello vedere l’incontro di tante persone che da anni non si rivedevano ma cresciute insieme sotto lo sguardo di M. Bakhita. Il signor Luigi, giunto da Poleo con diversi amici, ha guidato il coro e suonato l’armonium. È la prima volta che questo coro è presente per animare la liturgia, speriamo lo sarà anche in futuro.
Alle 19.00 la chiesa era – puntualmente – nuovamente affollata quando don Lodovico Furian, che avrebbe dovuto presiedere la celebrazione, ci ha comunicato di essere in ritardo per un incidente che bloccava il traffico. Abbiamo così iniziato il santo rosario, m. Luisa Merlin l’ha guidato meditando i misteri gaudiosi e, prima della fine, ecco apparire don Lodovico, pronto per la concelebrazione con altri cinque sacerdoti: il parroco don Mariano, don Alberto sdb direttore dei salesiani, don Petru come viceparroco, don Cornelio sdb nostro cappellano festivo ed a volte feriale per sostituire don Gianni Furlan, ancora in convalescenza dopo un infortunio, e don Paolo, discepolo di don Giacomo Bravo. Erano presenti le autorità cittadine: il sindaco Valter Orsi con membri del consiglio comunale, Il luogotenente Sergio Asciolla presidente dei volontari carabinieri con tre di loro. Non potevano mancare Gianfrancesco Sartori e Ivana Gechelin, unitamente a Bepi Doppio e famiglia, in rappresentanza dell’Associazione Bakhita Schio-Sudan erede del Comitato Bakhita nato per tramandare la memoria di m. Bakhita alle giovani generazioni e promuovere progetti di collaborazione con il Sudan, sua terra d’origine. Il coro Arcangelo Michele ci ha animato con soavità e con una nuova melodia interpretata dal Coro della Regina dell’Amore per accompagnare le trasmissioni di Radio Kolbe in cui m. Maria Carla in 25 puntate ha raccontato il libro di Madre Moretta. Anche a questa celebrazione c’erano testimoni… di grazie. Alla fine, con il libretto in dono sono stati presentati anche i prossimi appuntamenti: la cena, la conferenza sul Sudan e la presentazione del libro su Bakhita, il fascino di una donna libera. Tema che è stato presentato nell’introduzione di ciascuna celebrazione e riespresso nelle intercessioni, ricordando anche la visita dei Vescovi del Sudan e Sud Sudan, e l’essere s. Bakhita protettrice degli schiavi d’oggi. Motivo per cui in tutta la Chiesa molte sono le veglie e le celebrazioni che la propongono come esempio di santità contemporanea e attualissima. Prima del bacio della reliquia i celebranti hanno scelto di benedire l’assemblea con le invocazioni rivolte al loro patrono, ed in questo abbiamo avvertito, ancora una volta, l’umile consenso della nostra Madre Moretta, sempre pronta a sostenerci nelle prove della vita che il tempo presente ci presenta, soprattutto chiedendoci di aprire il cuore a chi giunge a noi da lontano.
VEGLIA A VICENZA – 09 febbraio 2019 ore 20.30 nella Chiesa di S. Pio X
M. Maria Carla Frison, m. Laura Maier e m. Luciana Comparin, il giorno dopo, abbiamo partecipato nella veglia organizzata da molti uffici e gruppi diocesani coinvolti con la carità e l’interculturalità presso la chiesa di San Pio X a Vicenza. S. Bakhita, che lo conobbe personalmente, l’abbiamo sentita con noi. Abbiamo usato il segno realizzato dai nostri alunni per esprimere come s. Bakhita abbia conosciuto sia le catene ‘scure’ della schiavitù che quelle della coalizione nel bene, raffigurate dalla catena colorata, indicandoci nell’appartenenza al Signore la via della libertà. (Vedi negli approfondimenti: “Per essere più vivi e più umani, insieme contro la tratta di persone”)
CELEBRAZIONE IN DUOMO PER LA CITTÀ DI SCHIO – 10 febbraio ore 11.00
Don Mariano Ronconi ha proposto quest’anno di rinnovare la festa di s. Bakhita come parrocchia durante la messa domenicale delle 11.00 in Duomo. La sua immagine era stata preparata per una grande festa, si vedeva tanto amore in ogni particolare e la scritta sul bordo dell’altare, preparata per l’Avvento: “Che cosa posso fare per te?” sembrava esprimere le parole stesse di s. Bakhita, sempre servizievole e che sta mantenendo la promessa di continuare dal Cielo ad esaudire le nostre richieste di aiuto. Sia i genitori dei cresimandi che i ragazzi si erano preparati alla celebrazione, i primi coordinati da m. Luisa Merlin mentre i secondi avevano visto il docufilm di s. Bakhita presentato da m. Laura Maier. Entrambi i gruppi hanno condiviso con l’assemblea all’inizio della celebrazione. Immancabile il dono spirituale di don Mariano che con m. Moretta ben se la intende, trasmettendo per lei vero amore e spirito di affidamento. Alla fine il canto: “Bakhita donna di Speranza”, nuovo per l’assemblea parrocchiale, è stato accolto con stupore ed entusiasmo. A Dio la nostra lode per tanta gioia che davvero ci può rendere “più vivi e più umani” !