VISITA A S. BAKHITA DI P. CHRISTIAN CARLASSARE
Dopo l’attentato subito P. Christian è giunto per ringraziare
Lo scorso 12 luglio abbiamo vissuto la trepidazione di un’attesa graditissima: la visita di p. Cristian Carlassare, rientrato dal Sud Sudan dopo l’attentato subito alle gambe proprio nei giorni in cui Nadia de Munari saliva al Cielo. [vai all’articolo]
Vederlo giungere sulle sue gambe, in compagnia della mamma Marcellina e della sorella Paola, fu una vera sorpresa. I proiettili l’avevano colpito ma senza impedire il recupero. Quel pomeriggio, ascoltando i suoi racconti siamo state con lui a Rumbek in Sud Sudan e sentivamo che s. Bakhita gioiva con noi per una visita così fraterna e familiare.
Il 25 luglio P. Christian era nella sua parrocchia di Piovene per affidare alla Madonna dell’Angelo 4 proiettili che l’hanno colpito.
Con lui padre Tesfaye Tadesse, superiore generale dei missionari comboniani che, dopo la celebrazione, è giunto a Schio per visitare s. Bakhita. Per noi sorelle canossiane, un’altra esperienza di comunione nello Spirito e nella fraternità che ci ha fatto gioire.
«Un momento di sofferenza e di Grazia: quella data dalla presenza del Signore. La nostra vita, da fedeli, appartiene a Lui-ha raccontato padre Christian dall’altare, mentre in mano teneva i proiettili estratti dalle sue gambe. Erano quattro, due sono andati persi. Porto questi proiettili alla Madonna come una memoria sicuramente difficile ma fatta di Grazia -ha continuato- Una sofferenza che ha dimostrato quanto il Signore è stato presente in quei momenti: attimi che hanno fatto capire quanto il Vangelo non è tanto il fare, ma il vivere con pienezza i momenti che abbiamo. Lascio queste pallottole alla Madonna con una preghiera di ringraziamento e di affidamento del Ministero che mi attende nella Diocesi di Rumbek.»
(vedi articolo su LA VOCE DEI BERICI)
Di tanta grazia siamo testimoni, che il Signore benedica chi lo ama e lo dona con la vita.