CON BAKHITA “CONFIDENTE SPIRITUALE DEGLI SPOSI”
Nel 2° anno della pandemia la camminata ci ha fatti incontrare come famiglia
Di anno in anno, s. Bakhita ci accompagna nel pellegrinaggio annuale da Vicenza a Schio declinando in modo contemporaneo la sua carità per donarcela con vicinanza cordiale. In quest’anno della famiglia, lo scorso 2 ottobre 2021, abbiamo assaporato come – per gli sposi – sia, ancor oggi, autentica confidente spirituale.
Abbiamo visto la famiglia raffigurata nell’opera di Safet Zec, recentemente inaugurata nella cattedrale di Treviso, dal titolo: IL PANE DELLA CARITÀ. Tutti i santi raffigurati donano sé stessi come pane buono, s. Bakhita è l’unica ad offrire tutta sé stessa perché sono state le sue sofferenze a macinarla e a trasformarla nella fragranza del “pane” della carità! Ecco il suo dono unico, breccia, in questa sacra conversazione, per la presenza degli ultimi, i più poveri e sfruttati di ogni società.
Di sosta in sosta i vari santi ci hanno accompagnati a nutrirci del loro pane mentre s. Bakhita ci insegnava a trasformarlo in gesti di donazione quotidiana fatti preghiera, compassione, misericordia, bontà, giustizia, sofferenza offerta, fiducia nella luce donatale, rifugio in Maria!
Oltre alle consuete coppie dei camminatori, davvero edificanti per la loro testimonianza, in quest’anno – dedicato alla famiglia – ha partecipato alla camminata anche una coppia di Incontro Matrimoniale e altre impegnate a sostenere, con l’adorazione e l’azione di prossimità, cammini formativi rivolti a chi vive la chiamata ad essere Chiesa domestica. Molti i propositi di coinvolgere più coppie il prossimo anno quando, si auspica, di poter riprendere il cammino a piedi.
In questa 22ma edizione della Camminata, a Vicenza, essendoci lo stesso parroco a S. Bertilla e a S. Carlo, non siamo entrati nella seconda chiesa. La formazione delle Unità pastorali ci ha fatto incontrare con meno sacerdoti, ma encomiabile la loro affabilità e creativa l’accoglienza. A S. Vito, dopo la sorpresa di rivedere don Emilio “Il parroco della pastasciutta” che per anni ce l’ha servita a Castelnovo, è stata toccante la delicatezza di Anna Noal che non ha rinunciato ad offrirci “un bicchiere d’acqua”. E qui aggiungiamo che è stata bella anche la sosta per il caffè, dopo il panino con cui abbiamo pranzato presso le Maddalene. Il numero contenuto del gruppo ha permesso che comunicassimo tra tutti instaurando anche nuovi vincoli di amicizia e – sempre tutti – di sosta in sosta, abbiamo animato la preghiera.
A S. Pio X di Ca’Trenta c’è stato lo spazio anche per il rosario. Giunti puntualmente con le torce accese a S. Pietro, durante l’Eucaristia, abbiamo chiesto perdono per le ferite inflitte alle nostre famiglie e invocato s. Bakhita, con le litanie sue proprie, ad intercedere per ciascuno/a il suo grande cuore fattosi pane buono. Il Coro dei Salesiani ci ha accompagnati per la prima volta in questa celebrazione con la bellezza di canti adatti, facendoci sperare che l’anno prossimo ci saranno più giovani con loro. Il celebrante don Mariano Ronconi e anche la rappresentanza del comune oltre che di chi era stato impedito a partecipare, ci hanno fatto sentire in tanti a ringraziare s. Bakhita.
Molti semi sono stati gettati, abbiamo seminato lungo tutto il cammino il buon seme dell’umile amore, del grazie per tante grazie ricevute da s. Bakhita. Concedile Signore di continuare a liberarci con il suo sguardo buono che come Madre ancora veglia su di noi.
(In testa all’articolo alcune foto che sono state condivise dai partecipanti)