RINATI DALL’ACQUA E DALLO SPIRITO
1a dom. del Tempo Ordinario / C – Battesimo del Signore
Lc 3,15-16.21-22
In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco». Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».
DIO HA PRESCELTO L’AGNELLO
Scorre lento il Giordano,
sulle cui rive sta il popolo:
tutto è silenzio d’attesa
davanti al profeta di Dio.
Suonano remote profezie,
messaggi di consolazione:
la redenzione è vicina!
Dio ha prescelto l’Agnello.
Da monte a monte fa eco
l’annuncio: Ecco il Signore!
Corrono lievi i messaggeri
a Sion: Regna il tuo Dio!
Nel seno puro dell’acqua,
immerge tutto il suo corpo:
sobbalzano stupiti gl’inferi,
gli angeli cantano in coro.
Vibrante di vita scende
come colomba lo Spirito,
veste del nuovo Adamo,
e fa nuovo tutto il creato.
Dai cieli la voce del Padre
risuona di gioia sul Figlio,
eterna nel nostro tempo,
canto della Triade santa.
IL VANGELO VISSUTO DA BAKHITA
Lc 3,16-16.21-22
«Ho conosciuto m. Bakhita quando da giovane fu accolta nel catecumenato di Venezia. Abitavo di fronte al catecumenato […] Talvolta andavo a giocare con Bakhita e con la ragazzina che stava con Bakhita ed era la figlia dei suoi padroni. La conobbi finché rimase a Venezia, sia da catecumena sia da cristiana e da religiosa. […] Ho avuto sempre stima di M. Giuseppina Bakhita perché dopo il battesimo e anche prima era buona con tutti e ne ho sentito parlare come di una santa. […]
Fu accolta al catecumenato di Venezia perché il sig. Illuminato Checchini, membro della Commissione di Carità, ottenne che fosse accolta. Mi ricordo che aveva un carattere docile. Giocavamo spesso insieme. Non litigava mai. Anzi veniva a mettere pace quando io e l’altra bambina ci bisticciavamo. […] L’ho vista più volte da catecumena adorare il Santissimo, raccolta in preghiera nel coretto della chiesa. Ho assistito al suo battesimo, cresima e prima comunione che ricevette nello stesso giorno nella chiesa dei catecumeni dalle mani del cardinal Patriarca Agostini. Non ricordo la data. Ricordo di averla vista contentissima. Ho partecipato in quel giorno al pranzo in suo onore in casa del rettore della chiesa dell’Istituto don Jacopo Avogadro. C’erano don Jacopo, Bakhita ed io.
(Giulia della Fonte in Sponza, Positio, 4a, §522-523, pag. 229-230)