I GIORNI DI BAKHITA IN TEMPO DI SINODO
Alla scuola di Bakhita maestra di ascolto e discernimento
Il 2022 è anno giubilare per s. Bakhita salita al Cielo 75 anni fa. Ci siamo messi alla sua scuola per vivere, sul suo esempio, la chiamata sinodale della Chiesa universale che invita ad ascoltarci, per accogliere lo Spirito che in noi prega sempre chiedendo al Padre ciò che più conviene. Per questo, durante la novena ->link alla novena<-, abbiamo esplorato il suo stile di ascolto mentre, durante il triduo, abbiamo accolto le testimonianze delle persone che lei stessa ascolta.
Bakhita patrona delle vittime di ogni schiavitù (sull’altare il poster con il tema della giornata contro le vittime della tratta) eccola presente anche in prigioni dove molte vite ritrovano speranza e libertà, per i vincoli di amicizia che li raggiungono in suo nome, ma anche per il loro impegno di raggiungere gli ultimi, i più fragili e, forse, dimenticati. ->link al triduo 1°<- ; ->link a Jeffrey<- : ->link a LA CURA<- .
Oltre ad aver scoperto un ascolto che abbraccia sia Dio che il prossimo, in quest’anno, in cui abbiamo ricordato il cuore di Padre di s. Giuseppe, ci hanno colpito le tante grazie di guarigione del corpo e dello spirito fatte ai papà! ->link triduo 2°<- ; ->link Don Maurizio Canclini <-
Ma siamo pure nell’anno della famiglia (posta ben in vista sopra il tabernacolo), ed ecco una famiglia ricevere in dono non un figlio ma due gemelline. ->link triduo 3°<- e ->link a “Ciao papà”<-
La sfida della pandemia promuove la creatività
L’Associazione Bakhita ha accolto la sfida promuovere la conoscenza di s. Bakhita offrendo il libro di Madre Moretta, nelle chiese dell’Unità pastorale S. Bakhita, durante le messe prefestive e festive del triduo. Un impegno che ha implicato fatica, ma anche la soddisfazione di impegnarsi, per sostenere alcuni dei progetti che P. Christian Carlassare ci ha più volte presentato negli ultimi mesi. Dopo l’attentato subito ad aprile, lo si vorrebbe accompagnare nel rientro in Sud Sudan, con un sostegno visibile che, come buon pastore, sarà chiamato a dare per vivere, con i connazionali di santa Bakhita, un’era di riconciliazione, di perdono e di pace.
In Santuario sono stati offerti anche il libro per pregare con s. Bakhita e il CD con canti, sia celebrativi che ricreativi, per esaudire i fedeli di tutte le età che da tempo li chiedevano. Un grazie particolare al Coro della Regina dell’Amore, guidato da Fabio Zattera, per la determinazione a portare a termine il progetto musicale cadenzato da lunghe interruzioni, per evitare assembramenti durante il tempo di pandemia. A ciascun membro e a Michela Bejan in particolare, per averci arricchiti di più spartiti da lei scritti ascoltando la musica, per aver insegnato ad Alice Giurgica e registrato il canto: “Mia bisnonna Margherita” un vivo ringraziamento ad entrambe, maestra e discepola. ->link presentazione bibliografica<-
Il giorno della festa
Per facilitare la partecipazione di tutti Radio Kolbe si è resa disponibile alla diretta televisiva di quasi tutte le S. Messe. La tecnologia, tuttavia, non ha funzionato come si desiderava; ma la vera festa è quella del cuore e questa ce la siamo donata anche nella fatica.
Un grazie specialissimo va ai volontari, ex alunne, laici canossiani, Unitalsi, che in quasi ogni evento si sono prodigati per l’accoglienza e la sanificazione, oltre che per la custodia del santuario durante le visite al luogo del transito di S. Bakhita.
Ore 06.55 Il nostro cappellano, Don Bogdan Baies sdb, solo da quest’anno con noi, dopo aver presieduto il triduo serale, eccolo a constatare che, anche alle 7 del mattino, l’8 febbraio si corre il rischio di non potersi sedere in chiesa per le tante persone che scelgono, proprio quell’orario, per far festa alla loro Madre Moretta. Dopo averci accompagnati durante tutta la novena, all’omelia ci ha ridonato s. Bakhita come “sorella universale”, con le espressioni del Papa alla sua beatificazione e canonizzazione e con la sua dolcezza ce l’ha fatta rincontrare. Grazie di cuore Don Bogdan. Al Maestro Piazza va pure il nostro grazie, lui pure sempre fedelissimo!













Ore 10.00 Don Alex Pilati, viceparroco della parrocchia di San Pietro, anche lui per la prima volta, ha presenziato alla festa di s. Bakhita e, a sua insaputa, si è visto circondato da tre missionari comboniani: P. Rino Perin vescovo emerito del Sudafrica, P. Francesco Chemello e P. Luciano, tutti giunti da Padova. C’erano anche: don Gregor e don Miro due giovani sacerdoti giunti da Lubiana in Slovenia e il giovane salesiano don Giovanni.
Il Coro della Regina dell’Amore, esperto in canti di s. Bakhita, per il CD realizzato, ha animato la liturgia. Don Alex ci ha letto passi del diario di s. Bakhita sottolineando come vi trapeli la dottrina cristiana che ha caratterizzato i santi vissuti nella prima metà del 20° secolo. Ma la dottrina è sintesi mirabile di Parola e fede, eccoli dunque a incarnare il Vangelo ben al di là della loro cultura umana perché avevano assimilato la sapienza del cuore. Per noi che da anni guardiamo a s. Bakhita come Vangelo Vivo, illustrando quello domenicale con esempi della sua vita tratti dalle testimonianze dei Processi canonici, abbiamo avuto una conferma ulteriore di quanto sia vero che ai piccoli è rivelato il mistero del Regno.
Ore 16.00 Don Domenico Pegoraro, giunto dalla vicina parrocchia di Santa Croce, era solo quest’anno a rappresentare i compagni di sacerdozio di don Antonio Doppio. Dal 2003 lo ricordiamo, in questo stesso giorno, con don Giacomo Bravo. Don Alex Pilati è stato pure all’altare per solennizzare la celebrazione con un servizio liturgico impeccabile. Don Domenico, più che riflessioni ci ha donato la meditazione di chi, già da tempo, avverte in s. Bakhita il fascino di una profezia dei tempi presenti. La profondità delle sue considerazioni sono state accolte come pioggia di primavera che penetra e intenerisce la terra. A questa s. Messa era presente anche Fatou Kine Boye, l’attrice giunta da Roma che interpretò s. Bakhita nel film Rai. Quando don Domenico parlava di Bakhita lei annuiva, approvava, godeva di essere con noi e con s. Bakhita. Sembrava rivivere nel cuore le emozioni provate durante la produzione cinematografica. L’assemblea lo colse e alla fine le riservò un applauso caloroso, che la stessa Bakhita certamente approvò. Il Coro della SS. Trinità, guidato da Claudia Marcante è stato puntualmente presente, con al piano il Maestro Piazza, già venuto al mattino. A tutti il nostro grazie per la fedeltà a questo impegno che da anni e, nonostante gli anni, tutti ci fa rincontrare.
foto celebrazione


















Ore 19.00 P. Christian Carlassare, vescovo eletto di Rumbek in Sud Sudan, ancora presente tra noi dopo l’attentato subito lo scorso aprile, ha presieduto la celebrazione in Duomo. Alla sua destra e sinistra don Mariano Lovato, compagno di don Antonio Doppio e don Carlo Guidolin, l’arciprete del Duomo. Faceva loro corona la comunità salesiana al completo con don Bogdan, don Enrico, don Guido, don Gianni, don Carlo, don Giovanni, con don Mariano e don Sergio della parrocchia.
L’Associazione Bakhita, in accordo col parroco, aveva esteso l’invito di partecipazione alle autorità locali.
All’entrata in Duomo membri dell’Unitalsi hanno fatto l’accoglienza ai fedeli mentre Ivana Gecchelin, ha coordinato la scelta dei lettori assicurandosi che tutta l’Unità Pastorale fosse rappresentata. Gianfrancesco Sartori, presidente dell’Associazione Bakhita, come di rito, ha pregato per don Antonio Doppio e don Giacomo Bravo il cui sacrificio in Sudan ha fatto fiorire tante iniziative.
Il coro dei Cappuccini, guidato da Gianfranco Gonzato, per la prima volta ha animato questa liturgia, imparando per l’occasione un –riuscitissimo- canto finale per Bakhita. Marco Gavasso, web designer del sito del Santuario di s. Bakhita, ha curato la documentazione fotografica.
Il vescovo Christian, ci ha presentata Bakhita ancora viva tra il suo popolo. Amata soprattutto dalla generazione più giovane che in lei vede le sfide diventare opportunità. L’esempio di s. Bakhita trasmette l’ardore della fede, dell’umile e amoroso perdono. Percorso avvertito quale chiamata alla riconciliazione, verifica del proprio cammino di perdono. In lei c’è l’ispirazione del futuro sperato per tutti, ha un nome bello ed è promessa di vita piena…
foto celebrazione




























Omelia di padre Christian Carlassere, vescovo eletto di Rumbek – Sud Sudan

Alla fine della celebrazione sor. Maria Carla ha presentato a P. Christian: Vania, sorella di Nadia De Munari, assassinata in Perù il giorno prima dell’attentato alle gambe da lui subito. “Pensavo di raggiungerla subito anch’io”, ci confidò. Chi vive le stesse esperienze può rendere presenti gli amici nel Signore e Vania ne fu consolata. Ancora grazie a P. Christian per essere stato con noi ed averci fatto sentire non Bakhita una di noi ma noi tutti suoi conterranei.

Fiori e posta per Bakhita nella sua festa
Presentiamo uno dei biglietti di congratulazione giunti a s. Bakhita nella sua festa. È sempre commovente cogliere nell’affetto delle persone il desiderio di dirle grazie, con scritti e con fiori.
Non solo l’altare, ma anche la stanza del suo transito, l’8 febbraio sono meta di chi chiede e di chi ringrazia. Le rose bianche dello scorso anno, quest’anno sono apparse rosa, per il dono di Emma e Ginevra nate lo scorso 24 settembre, giorno della beata Vergine della Mercede. La Vergine che libera gli schiavi! Forse Bakhita c’entra anche per questa data anticipata! Sono state battezzate il 6 febbraio 2022, giornata della vita! S. Bakhita custodiscile e accompagnale perché come te amino sempre “el bon Paron”.
Sor. Maria Carla – Schio 14 febbraio 2022





