TUTTO INIZIA DALL’AMORE
UN COMANDAMENTO NUOVO – 5° Domenica Tempo Pasquale / C
Gv 13, 31-33a. 34-35
Quando Giuda fu uscito [dal cenacolo], Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri».
PULSI LA PACE SOPRA OGNI SAPERE
Voglio cantare all’Amore puro
il nuovo cantico della redenzione
perché per impulso irresistibile
Egli è divenuto carne nostra
perché divenissimo sua carne.
Nella Cena spezzando il pane
dopo aver lavato loro i piedi,
nel darsi tutto a noi suoi servi,
Egli ci penetrò d’amore santo
e nello Spirito divenimmo Uno.
Pulsi l’amore nel perdono
e la pace sopra ogni sapere
vinca ogni desiderio terreno
e ci attiri verso la città santa,
nascosti con Cristo in Dio.
Chi brucia nel fuoco d’amore,
acceso dal Cristo sulla terra,
nulla di null’altro vuol sapere
se non della suprema scienza
di Gesù, il Signore crocifisso.
O Spirito Santo in noi effuso,
sigillo infuocato e indelebile,
spronaci con zelo invincibile
a consumare tutto noi stessi
nell’annuncio dell’Evangelo.
IL VANGELO VISSUTO DA BAKHITA
Gv 13,35
«M. Giuseppina nell’amore verso il prossimo non era mossa da nessun motivo umano, ma solo dall’amore di Dio. Anche nel tempo in cui non era ancora cristiana osservò sempre la legge naturale dell’amore. Più volte mi ha parlato dell’amore che avevo verso i suoi genitori, verso la sorella gemella, i parenti e i suoi africani. Anche quando era schiava soffriva per le vessazioni fatte agli altri. Più volte disse a me e anche alle ragazze il dolore sofferto quando vide uccidere quel bambino che era stato strappato dalle braccia della mamma e vide la sua stessa mamma lasciarsi uccidere accanto al proprio figliuolo, mentre erano in marcia verso il mercato.
M. Giuseppina aveva perdonato di cuore a quanti l’avevano fatta soffrire. Molto spesso raccomandava anche alle bambine di unire le loro preghiere alle sue perché anche questi avessero ad andare in Paradiso.»
(Clotilde Sella fdcc, Positio, 4a, §498,499, pag.219-220)