PAPA FRANCESCO DEVE RIMANDARE IL VIAGGIO IN AFRICA
All’Angelus si scusa con l’Africa che lo stava aspettando (qui il video)
MA LA SPERANZA NON SI SPEGNE
L’ attesissimo il viaggio che il Santo Padre avrebbe dovuto compiere nella Repubblica Democratica del Congo e in Sud Sudan dal 2 al 7 luglio purtroppo verrà rimandato.
Per non vanificare le terapie al ginocchio che hanno portato dei miglioramenti alle condizioni di salute del Papa Francesco, i medici hanno fortemente consigliato di non sottoporsi ad un viaggio così faticoso che sarebbe davvero troppo per le attuali condizioni del vescovo di Roma.
Ci stavamo preparando a questo grande evento anche leggendo con grande emozione su Nigrizia lo scritto di mons. Christian Carlassare, vescovo di Rumbek, a cui siamo ancor più legati dopo aver avuto la grazia di averlo con noi durante la lunga convalescenza a cui è stato costretto (vedi articolo 1; vedi articolo 2 e omelia).
Riportiamo qui sotto l’intero intervento concessoci da Nigrizia.
Posticipare non è annullare
Il portavoce vaticano si è affrettato a precisare che “posticipare non è annullare“, e questo sicuramente tiene viva la speranza in tutti quelli che attendono il viaggio del Papa in Africa.
Non tutto accade per volontà del Signore, ma tutto si può vivere illuminati dalla sua volontà, e noi stiamo lavorando al festival della missione che celebreremo il 1° ottobre con la tradizionale camminata il cui tema sarà Camminando con Bakhita per liberare gli oppressi; a settembre pubblicheremo l’intero programma.
Sarà un percorso che ci accompagnerà nella cultura della cura e della protezione sull’esempio non solo di s. Bakhita, ma anche di tutti quei fratelli che in queste pagine abbiamo imparato a conoscere: p. Luigi Bolla, Nadia De Munari, mons. Christian Carlassare.
Inoltre la città di Schio si sta preparando a ricevere in dono un’importante opera artistica che raffigura Santa Bakhita che ci metterà in dialogo con importanti capitali mondiali.
Mai come ora avvertiamo come Papa Francesco sia l’umile regista che unisce e guida gli uomini di buona volontà.
Imploriamo l’intercessione di s. Bakhita per la guarigione del Santo Padre affinché possa continuare con energia il suo apostolato e possa andare nella Repubblica Democratica del Congo e in Sudan, dove la sua presenza può portare frutti di libertà, come quella raggiunta da s. Bakhita nell’amore a Dio e al prossimo.
Chiediamo la grazia di vedere con gli occhi di s. Bakhita perché possiamo tutti noi rimanere saldi nella fede e lavorare uniti nella speranza per un mondo dove a governare siano finalmente pace e giustizia.
Insegnaci, madre moretta, a gioire per le belle cose che insieme sappiamo costruire, nonostante qualche contrattempo possa disattendere le nostre aspettative.