IL CONTINUO CONFORTO DI SANTA BAKHITA
Dall’Argentina la testimonianza di un marito del dolore trasfigurato!
Sorella M. Jose, canossiana dell’Argentina, ci ha fatto pervenire la documentazione di una guarigione inspiegabile, improvvisa, coronamento di un’amicizia confidente con s. Bakhita vissuta da Nelida, moglie di Santana Eugenio Carlos. Il marito stesso testimonia la guarigione improvvisa avuta da Nelida, descritta come “combattente” per le dolorose vicissitudini della vita e della maternità, che sempre le hanno fatto sperimentare il conforto di s. Bakhita.
La Plata, Buenos Aires, 24 luglio 2022
«Vi scriviamo per testimoniare le grazie ricevute da DIO, per intercessione di Santa Giuseppina Bakhita nella persona di Nélida del Carmen Ramos de Santana.
Ha avuto una vita segnata dalla sofferenza, è stata una combattente come nessun’altra che abbia mai visto, ha affrontato battaglie tremende fin da quando era piccola. Ha conosciuto sua madre quando aveva 41 anni.
Era sua abitudine, quando andavamo al cimitero di Lules a Tucumán, togliere la bara dalla nicchia per verniciarla e in un’occasione mi chiese di aprirla, tanta era la necessità di incontrare sua madre.Quando abbiamo aperto la bara in cui giaceva da quando aveva 9 mesi, più di 40 anni fa, lungi dall’essere uno spettacolo lugubre, ha trovato la madre perfettamente conservata, come se la stesse aspettando, con tutti i capelli, la pelle mummificata e vestita con una camicia di pizzo bianca, una lunga gonna blu a pieghe e scarpe nere. Quell’incontro le diede pace e felicità, finalmente aveva la madre che aveva invocato per tutta la vita.
Ha perso il padre all’età di 11 anni quando è caduto da una scala ed è stata cresciuta con le sue sorelle dall’anziana nonna, con molto amore e molte difficoltà. A Natale, all’Epifania e ai compleanni non c’erano regali e per quindici anni tutti i suoi giorni sono stati uguali. Ha terminato la scuola primaria all’età di 19 anni. All’età di 29 anni ha subito il primo dei 5 interventi al cuore. Due valvole meccaniche, mitrale e tricuspide, pacemaker epicardico e anche un’operazione ai polmoni.
La nostra prima figlia, Veronica, è nata a 5 mesi e mezzo di gestazione, con un peso di 680 grammi, non vede, non sente e non parla, e il suo mondo di buio e silenzio totale è quello che può toccare con la punta delle dita. E la sua educazione e cura è un’opera che ci è stata data da DIO e che noi facciamo con tutto l’AMORE. Abbiamo un ANGELO in casa nostra e un altro in cielo.
Dardo è il nostro secondo figlio, è nato molto grande, pesava più di 4 chili, ed è rimasto bloccato nel canale del parto, dove le sue piccole ossa si sono incastrate con le anche della madre per più di 2 ore, causando una diastasi pelvica per lei e un’ipoacusia bilaterale per lui. Per non aver praticato il parto cesareo fu condannato alla sordità per il resto della sua vita.
Poi è nata Yésica, anche lei molto prematura, è sopravvissuta 22 giorni ed è il nostro ANGELO in cielo. Durante la gravidanza di Kevin, il più piccolo dei figli, ha contratto il diabete, che l’ha accompagnata fino ad oggi, e il citomegalovirus, un’infezione che lascia conseguenze molto gravi nel bambino, e pregando l’intercessione di Santa Giuseppina Bakhita presso Dio, è diventata miracolosamente negativa. Questo è accaduto nell’Ospedale Spagnolo di La Plata il 4 novembre 1997.
Un farmaco per l’aritmia, l’ATLANSIL (AMIODARONE), le ha provocato ipotiroidismo, maculopatia in entrambi gli occhi e fibrosi polmonare interstiziale, quest’ultima con una sopravvivenza stimata tra i 3 e i 5 anni; lei è arrivata a 9 anni, grazie a Santa Bakhita a cui era molto devota. Portava sempre con sé una sua reliquia che era il suo sostegno, la proteggeva sempre, come quando nel quarto intervento al cuore, un coagulo di un’operazione precedente migrò al cervello e produsse un tremendo ictus ischemico e un persistente blocco atrioventricolare completo, con metà del corpo paralizzato, e quando invocai la protezione di Santa Bakhita, passai la sua reliquia sul suo corpo e Dio fece il miracolo, sul posto, di guarire il suo cervello senza che rimanesse la minima conseguenza. Questo fatto è registrato nella cartella clinica N. 118.003 (di cui si allega copia) del 24 luglio 2000 presso la Fondazione Favaloro di Buenos Aires, Argentina.
Il 27 giugno 2022, dopo aver lottato a lungo, senza mai lamentarsi delle sue sofferenze, con i polmoni totalmente collassati, senza poter più respirare, aggrappandosi alla sua fede incrollabile, Santa Bakhita l’ha portata in Cielo per il suo meritato riposo, lasciando la famiglia e gli amici immersi in questo immenso dolore per la sua dipartita, e allo stesso tempo riempiendoci di pace, sapendo che ha dato tutto, fino all’ultimo respiro, e tenendomi per mano, guardandomi negli occhi e regalandomi il più luminoso e caloroso dei sorrisi, se n’è andata per incontrare DIO, e per abbracciare finalmente la sua amata mamma Alejandrina, suo padre Héctor, sua nonna Serafina, nostra figlia Yésica, e tanti parenti e amici che la riceveranno con gioia nella Gloria per l’Eternità.
Con questa esposizione io, Santana Eugenio Carlos, suo marito, desidero dare TESTIMONIANZA delle Grazie ricevute da Nélida del Carmen Ramos per intercessione presso DIO di Santa Giuseppina Bakhita, affinché sia vista e sentita da tutti, a lode e gloria del suo NOME. AMEN.
La Plata, Buenos Aires, Argentina
Curia Generalizia
Figlie della Carità Canossiane
Testimonio
24 de 7 julio de 2022
Nos dirigimos a ustedes a fin de dar testimonio de las Gracias recibidas de DIOS, por la intercesión de Santa Josefina Bakhita en la persona de Nélida del Carmen Ramos de Santana.
Ella tuvo una vida signada por el sufrimiento, fue una luchadora como no he visto otra jamás, enfrentó batallas tremendas desde que era una bebé. Conoció a su mamá a sus 41 años. Era costumbre suya, cuando íbamos al cementerio de Lules en Tucumán, que sacáramos el féretro del nicho para barnizarlo y en una oportunidad me pidió que lo abriera, tal era la necesidad de conocer a su mamá. Cuando abrimos el ataúd en el que yacía desde que ella tenía 9 meses, más de 40 años atrás, lejos de ser una visión tétrica, encontró a su mamá perfectamente conservada, como si la estuviera esperando, con todo su cabello, su piel momificada y vestida con una camisa con puntilla blanca, una pollera azul larga entablillada y zapatos negros. Ese encuentro le dio paz y felicidad, por fin tenía a su mamá por la que clamó toda su vida.
Perdió a su papá a los 1 1 años cuando se cayó de una escalera y fue criada junto a sus hermanas por su anciana abuela con mucho amor y también muchas privaciones. En las Navidades, Reyes y cumpleaños no existían los regalos y sus 15 años pasaron como un día más. La escuela primaria la terminó a los 19 años. Tuvo la primera de las 5 cirugías de corazón a los 29 años. Dos válvulas mecánicas, mitral y tricúspide, marcapasos epicárdico, y también una operación de pulmón.
Nuestra primera hija, Verónica, nació con 5 meses y medio de gestación, con 680 gramos de peso, ella no ve, no escucha ni habla, y su mundo de total oscuridad y silencio, es aquel que pueda alcanzar a tocar con la punta de sus dedos. Y su educación y cuidados es una obra que nos dio DIOS que hacemos con todo AMOR. Tenemos un ANGEL en nuestra casa, y otro en el Cielo.
Dardo es nuestro segundo hijo, nació muy grande, pesó más de 4 kilos, y quedó encajado en el canal de parto en donde sus huesitos se trabaron con las caderas de su mamá por más de 2 hs. produciéndole diástasis pélvica a ella y a él hipoacusia bilateral. Por no hacer una cesárea lo condenaron a la sordera para toda su vida.
Luego nació Yésica, también muy prematura, sobrevivió 22 días, y es nuestro ANGEL en el cielo. En el embarazo de Kevin, el menor de los hijos, contrajo la diabetes que la acompaño hasta ahora y citalomegalovirus, una infección que deja secuelas gravísimas en el bebé y orándole a Santa Josefina Bakhita su intercesión ante Dios, milagrosamente se negativizó, hecho sucedido en el Hospital Español de La Plata 4 de noviembre de 1997.
Una medicación para la arritmia, ATLANSIL (AMIODARONA) le produjo Hipotiroidismo, Maculopatía en ambos ojos y Fibrosis Pulmonar Intersticial, ésta última con una sobrevida estimada de entre 3 a 5 años, y ella llego a 9 años, gracias a Santa Bakhita de la que era muy devota. Todo el tiempo llevaba encima una reliquia suya y fue su sostén, siempre la protegió, como cuando en la cuarta cirugía cardíaca, un coágulo de una operación anterior migró al cerebro y produjo un ACV isquémico tremendo y un bloqueo auriculoventricular completo persistente, con medio cuerpo paralizado, y al invocar la protección de Santa Bakhita, le pasé la reliquia suya por su cuerpo y Dios hizo el Milagro, en el acto, de sanar su cerebro sin que quedase la más mínima secuela. Hecho registrado en la historia clínica N. 118.003 (de la que adjunto copia) fechada el 24 de julio de 2000 en la Fundación Favaloro Bs. As. Argentina.
El 27 de junio de 2022 después de muchísima lucha, sin quejarse jamás de sus sufrimientos, con sus pulmones totalmente colapsados, incapaces ya de inspirar una vez más, aferrada a su inquebrantable fe, Santa Bakhita la llevó al Cielo para su merecidísimo descanso, dejándonos a sus familiares y amigos inmersos en este inmenso dolor por su partida, y a la vez llenándonos de paz, sabiendo que lo dio absolutamente todo, hasta el último aliento, y tomada de mi mano, mirándome a los ojos y dedicándome la más brillante y cálida sonrisa, partió al encuentro de DIOS, y poder abrazarse, por fin con su amada mamá Alejandrina, su papá Héctor su abuela Serafina, nuestra hija Yésica, y tantos familiares y amigos que la recibirán con gozo en la Gloria para toda la Eternidad.
Por medio de esta exposición yo, Santana Eugenio Carlos, su esposo, deseo dar TESTIMONIO de las Gracias recibidas por Nélida del Carmen Ramos a través de la intercesión ante DIOS de Santa Josefina Bakhita, para que sea visto y oído por todos, para alabanza y gloria de su NOMBRE. AMÉN.