CAMMINATA 2022 – SI RIPARTE PER LIBERARE GLI OPPRESSI
Il monumento di S. Bakhita che libera gli oppressi ispira i passi dei fedeli
Il 1° ottobre 2022, abbiamo ricordato la canonizzazione di s. Bakhita ripercorrendo con lei la strada che porta da Vicenza a Schio, come avvenne nell’ottobre del 2000 quando, dopo averla portata in cattedrale per giubilare della sua santità, la ripotammo a casa esultanti. Suo il dono di una vita di fede e carità che promette una festa perenne. A s. Bakhita guarda la Chiesa, infatti, per invocare libertà da ogni schiavitù. Liberare gli oppressi è la chiamata che ci è rivolta ancor oggi in una sua monumentale raffigurazione donata alla città di Schio, desiderata da Papa Francesco, in attesa di essere posizionata, per invitarci tutti a TESTIMONIARE LA LIBERTÀ da lei stessa incontrata nella FEDE VISSUTA.
Dopo due anni in cui abbiamo vissuto la camminata spostandoci in auto, per evitare assembramenti non consentiti dalla pandemia, quest’anno siamo ripartiti a riviverla con la presenza dei membri dell’Operazione Mato Grosso, dei catechisti, genitori e bimbi della nuova Unità Pastorale Santa Bakhita. Nell’ultimo tratto, con fiaccole o luci, si sono uniti anche i bimbi della catechesi per camminare verso il duomo guidati da s. Giuseppina Bakhita. Durante il pellegrinaggio la raffigurazione di Jen Norton ha ispirato la nostra preghiera, illustrando molteplici aspetti della libertà, vere pietre miliari evidenziate di sosta in sosta. Passi tratti dagli scritti di missionari contemporanei come il vescovo Christian Carlassare, Nadia De Munari e Don Luigi Bolla hanno arricchito la testimonianza di libertà comunicata da s. Bakhita. Il Vangelo da loro incarnato – oggi – nella quotidianità, sia vicino che lontano, ci invita a liberare gli oppressi per vivere il testamento d’amore lasciatoci da Gesù, questa la Parola che ha orientato il nostro cammino.