ESSERE PRONTI, VIGILANTI
1° DOMENICA DI AVVENTO – A
Mt 24,37-44
In quel tempo Gesù disse ai discepoli: “Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e marito, fino a quando Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e inghiottì tutti, così sarà anche alla venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno sarà preso e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una sarà presa e l’altra lasciata. Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Questo considerate: se il padrone di casa sapesse in quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi state pronti, perché nell’ora che non immaginate, il Figlio dell’uomo verrà.
GESU’ VIENI
R. Guardo da lontano,
e vedo arrivare la potenza del Signore,
come una nube che copre la terra;
andategli incontro, e dite:
Sei tu colui che aspettiamo,
il Re della casa d’Israele?
Voi tutti, abitanti della terra,
figli dell’uomo, popolo e ricchi insieme,
andategli incontro, e dite:
Pastore d’Israele, ascolta,
tu che guidi il tuo popolo come un gregge,
sei tu colui che aspettiamo?
Sollevate, porte, i vostri frontali;
alzatevi, porte antiche:
entri il Re della gloria,
il Re della casa d’Israele.
Gesù, stella radiosa del mattino, vieni.
Gesù, incarnazione dell’infinito amore, vieni.
Gesù, salvezza sempre invocata e sempre attesa, vieni.
Gesù, unica speranza del mondo, vieni,
Gesù, sposo e Signore della Chiesa, vieni.
Gesù, Signore della vita e della storia, vieni.
Gesù, speranza dei poveri e degli umili, vieni.
R. Guardo da lontano,
e vedo arrivare la potenza del Signore,
come una nube che copre la terra.
Andategli incontro, dite:
Sei tu colui che aspettiamo,
il Re della casa d’Israele? [Responsorio dall’ufficio delle letture]
Lo Spirito e la sposa dicono: «Vieni!».
E chi ascolta, ripeta: «Vieni!» Ap 22,17
IL VANGELO VISSUTO DA BAKHITA
Mt 24,44
«Quando anche la vista andrà spegnendosi, M. Bakhita non si annoierà della solitudine, non si lamenterà mai della forzata inazione, anche lei ha un dovere, un impegno da compiere: pregare! Ella ha saputo attuare il monito del S. Vangelo: “Pregate senza interruzione”. Non ci si meraviglia più di vederla sempre eguale a sé stessa, superiore alle esigenze naturali, sentirla rispondere con frasi scultoree a qualsiasi interrogazione; il suo centro; la sua leva d’azione era l’unione con Dio, la felice dipendenza da lui.»
(M. Noemi Raccanello, doc. in Positio, pag. 402)