CON BAKHITA A FERNEY
M. Angela in missione in Francia
Ferney-Voltaire, una città della Francia, al confine con la Svizzera. È qui dove BAKHITA mi ha preceduta e dove mi aspettava per raccontare di lei il 25 e 26 marzo 2023.
L’invito è venuto dal parroco, P. Jean Philippe Bernard, responsabile dell’Unità Pastorale di Ferney, Ornex e Prévessin, che in occasione della festa parrocchiale del 26 marzo, chiedeva, a nome del consiglio parrocchiale, la presenza di una Suora Canossiana che “si unisse a loro e condividesse con i parrocchiani le meraviglie che Dio ha fatto nella vita di Santa Bakhita e attraverso la sua intercessione”.
Dall’8 febbraio 2020 infatti Giuseppina BAKHITA è ufficialmente la patrona delle 3 parrocchie diventate una, sotto la protezione di Bakhita: “Il cammino dell’unità parrocchiale che riceviamo dal Signore vogliamo viverlo con Bakhita, l’abbiamo scelta affinché aiuti ogni persona della nostra comunità sulla strada della Misericordia e della santità”. https://canossianebakhitaschio.org/2022/11/25/unita-pastorale-ferney-voltaire/
Avevo incontrato P. Jean Philippe in ottobre 2022 a Schio, durante la sua seconda visita al santuario insieme ad alcuni parrocchiani. Fu lui ad accogliermi all’aeroporto di Ginevra, dove arrivai nella notte del 24 proveniente da Venezia. L’aeroporto dista soltanto qualche kilometro da Ferney et Ornex, per cui siamo arrivati presto presso la famiglia Dumas, dove ci aspettava la signora Marie-Odile che mi ospitò nella sua casa.
25 marzo: solennità dell’Annunciazione. Dopo aver partecipato alla Santa Eucaristia, ad Ornex, con i fedeli presenti abbiamo condiviso in sacrestia la colazione: per me è stata la prima occasione di incontrare la gente: un gruppo di persone di provenienze diverse fra le quali si respira quella fraternità fatta di condivisione, di conoscenza reciproca, di accoglienza e attenzione all’altro, in una grande semplicità e con gioia.
A Ferney fervevano i preparativi per la festa della parrocchia, programmata per la domenica 26, unico giorno possibile alla parrocchia per occupare la grande sala che il comune ha messo a disposizione.
Nella mattinata ho potuto parlare della vita di S. Bakhita con il gruppo delle Figlie di Maria, che erano riunite per il loro incontro. Nel pomeriggio ho animato l’incontro dei bambini e ragazzi del catechismo con i loro catechisti. I bambini erano attentissimi alla storia di Bakhita, hanno posto molte domande e colto il suo messaggio. Bakhita ci insegna la gioia della fede, la gratitudine e il perdono: la riconoscenza verso il Signore che ha creato il sole, la luna e le stelle e ci dona la grazia di conoscere e di credere in Gesù, nel Suo immenso Amore che tutti abbraccia e tutto perdona.
A mezzogiorno, dopo un prolungato tempo di adorazione, ho condiviso il pranzo con le volontarie e i volontari impegnati a preparare il pranzo della domenica. P. Jean Philippe era tra loro, fra i fornelli della cucina e in tutto disponibile per ogni necessità, anche a livello organizzativo. Ho colto la fraternità che unisce la gente; qualcuno, molti in verità, mi dicevano la loro riconoscenza a Dio per la presenza e il modo di operare del loro parroco, per la sua fede e disponibilità, per essere fra loro, attento a ciascuno, perché ogni persona ha la sua storia e i suoi problemi. In questa zona di confine infatti vivono persone di tante nazionalità diverse, sia europee che di altri continenti.
Molti lavorano a Ginevra in organizzazioni internazionali e provengono da ogni parte del mondo: dalla Spagna, alla Germania, Italia, Irlanda…, dall’Argentina al Vietnam, dal Brasile all’Africa… Lavorano a Ginevra e abitano in Francia, a Ferney, dove la vita è meno cara.
Il sabato è terminato con la celebrazione della Messa prefestiva, alla fine della quale ho brevemente presentato Bakhita come Sorella Universale, donna di fede e di speranza, compagna di cammino, capace di rileggere anche gli avvenimenti difficili e terribili della sua esperienza di schiava alla luce della grazia di aver conosciuto Cristo e questi Crocifisso, che l’ha fatta libera, figlia di Dio, capace per grazia di amare e perdonare senza misura.
Domenica 26: quinta domenica di Quaresima e festa grande per la parrocchia.
Un quadro con l’immagine di Santa Bakhita domina il grande salone delle feste e tutto è pronto per la celebrazione solenne dell’Eucarestia, durante la quale viene celebrato il Battesimo di una bambina e dopo la comunione la venerazione della reliquia della santa Patrona.
Erano presenti intere famiglie, con giovani, adulti, anziani e pure tanti bambini! Durante il pranzo che è seguito alla Messa, prima del dessert, P. Jean Philippe mi ha dato la parola per condividere la vita di Bakhita, la sua storia, le sue virtù e il messaggio per il nostro oggi.
Ho intitolato questa condivisione: “BAKHITA DONNA DELLE BEATITUDINI”, sottolineando i seguenti aspetti:
- La vita cristiana come testimonianza di gioia e di speranza
- La gioia di Bakhita per essere diventata figlia di Dio…
- La sua storia: le sue origini, il rapimento, le sofferenze della schiavitù, le sue scelte “libere e definitive” (restare in Italia per poter vivere come cristiana e religiosa…)
- Le sue virtù, in particolare l’illimitata fiducia in Dio e nella Sua Provvidenza, la bontà, l’amabilità e la pazienza, lo zelo missionario, la compassione, la misericordia e il perdono.
- Qualche messaggio per la nostra vita cristiana nel contesto del nostro mondo: il valore della famiglia e l’accoglienza della vita, la dignità di ogni persona che domanda riconoscimento e cura; l’accoglienza dei “diversi” come opportunità di convertire il cuore aprendolo all’altro e alle nuove opportunità; il cammino di liberazione e di riconciliazione con la propria storia, uscendo dalle strettoie del proprio individualismo e dai muri dei giudizi e pregiudizi, per vivere la libertà dei figli di Dio, amando e perdonando. Come Gesù!
Non posso terminare questo racconto senza sottolineare una grazia particolare che ho ricevuto, anzi “respirato”, in questa Unità Pastorale, che, come dice P. Jean Philippe, è la prima grande grazia che ha operato e continua ad operare nella parrocchia Santa Bakhita: l’adorazione perpetua. Da due anni infatti, nella chiesa di Ferney si alternano giorno e notte persone che adorano! E quanto l’Adorazione Eucaristica sappia cambiare i cuori e la vita della gente me l’ha raccontato qualcuno e in particolare il responsabile e coordinatore del “gruppo adoratori e adoratrici”, un ebreo convertito, un cristiano di una fede travolgente!
Ringrazio Dio e la comunità per questa esperienza che ha rianimato anche in me la fede, la gioia dell’annuncio e lo zelo missionario e mi ha fatto ancor più conoscere BAKHITA VIVA: viva e all’opera nel cuore, nella preghiera e nella vita di molti. Davvero “SORELLA UNIVERSALE”!
Sr. Angela Sartori – Schio 7 aprile 2023