SEMPRE “TRA LE BRACCIA” DI SANTA BAKHITA!
Giovanni Gentilin missionario canossiano nelle Filippine chiede e riceve grazie
P. Giovanni Gentilin, padre canossiano originario di Arzignano (VI), ad ogni rientro in Italia dalle Filippine, torna a Schio “tra le braccia di s. Bakhita”! La mamma gli confidò, infatti, di averlo trovato nelle sue braccia alla fine di una riunione presso le Canossiane di Arzignano. Quel ricordo della mamma, consegnatogli poco prima di morire, lo fece sentire “sorvegliato a vista” da s. Bakhita nei momenti più scabrosi della vita, uscendone indenne.
A S. Bakhita Padre Giovanni ritorna puntualmente per dirle grazie. Ed in questo suo affidarsi sperimenta la comunione dei santi perché nella parrocchia di San Pablo a Tondo nelle Filippine, m. Teresa di Calcutta – ora Beata in Cielo – gli promise: “Finchè vivrò un’Ave Maria per te ogni giorno”. P. Giovanni, con s. Bakhita e Madre Teresa, invoca anche il fratello padre Antonio, pure canossiano, deceduto tragicamente a Roma, quando fu travolto da un pesante cancello, nella parrocchia di Santa Maddalena di Canossa di cui era il primo parroco.
Questo il trio Celeste che in tre circostanze lo ha fatto sentire esaudito nella sua richiesta di guarigione.
MISSIONARIO NELLE FILIPPINE, i primi tempi sono andati bene. Qualche malanno dovuto soprattutto all’infernale inquinamento causato dalla presenza della famigerata “smokey mountain”, ossia la montagna fumante delle immondizie provenienti dalla grande citta’ di Manila. Un periodo di efisema polmonare e una pleurite, guarite grazie all’assistenza medica a lunga distanza di mio fratello, dott. Giorgio.
Ma sono seguiti altri segnali di malessere. Tutto è iniziato nel settembre 1989 a Tondo, dove sono rimasto fino al 2009.
PRIMA GRAZIA (1989 – 2003) Ero solo in casa, a pranzo, quando al momento del caffè dopo il pranzo, improvvisamente, per la prima volta, ho accusato un dolore fortissimo alla parte sinistra del capo. Sembrava fosse entrata la punta di un trapano. Mi sono immediatamente meravigliato perché sentivo il dolore solo parzialmente. Mi sono buttato sul letto e dopo circa 30 minuti improvvisamente se n’è andato. Il giorno dopo, alla stessa ora del precedente, il dolore è entrato prepotentemente nella mia testa.
La situazione si è ripetuta per parecchi giorni, Consigliato di andare all’ospedale per una visita medica mi sono sottoposto alla TAC che ha fatto scoprire una ciste di 2 centimetri e mezzo; era quella la causa dei dolori improvvisi. Giunto in Italia per un ulteriore controllo è risultato che la ciste (cangerogena), era connessa con la parte sinistra del cervelletto. Il neurologo mi ha detto subito che, se mi avesse operato, l’avrei maledetto perché con l’operazione sarei rimasto paralizzato e avrei perduto la parola. Al che ho fatto la mia battuta, che non avevo la vocazione di fare il monaco di clausura. Ed aggiunse, che se fossero arrivati giramenti di testa, avrei dovuto considerarmi arrivato al “terminal” della vita. In più che il clima tropicale umido delle Filippine, sarebbe stato un nemico per questo tipo di male; ma rientrai lo stesso nelle Filippine. Continuavo ad avvertire dolori anche 3-4 volte al giorno, improvvisi ed implacabili.
Cominciavo ad innervosismi. Stavo maturando l’idea di chiedere al P. Generale di rientrare in Italia. Ma ho voluto usare un po’ la mia testardaggine.
Verso la fine del gennaio 2001, una sera è entrato il male improvvisamente. Con un po’ di fatica sono riuscito a distendermi sul letto. Era subentrata pure una certa confusione di idee. Ricordo bene che, ad un certo punto, ho voluto fare una preghiera “casareccia” come si dice “terra…terra”. Ho chiamato in causa i miei tre amici già in Cielo e ho detto loro: «Andate da LUI, con la lettera maiuscola, e diteGli che se vuole fare qualcosa, sono contento…ma se non vuole, devo accettare, ed avere la dignità di conformarmi a Lui, anche perché ogni giorno, soprattutto nella Messa, pregando il Padre Nostro, dico pure “sia fatta la tua volontà…” Altrimenti che uomo sono?» Mi sono addormentato. Dal giorno dopo fino ad ora, non ho più sentito un filo di dolore alla capoccia.
Verso la fine di agosto 2003, alla vigilia del mio turno di vacanza in Italia, verso le 4 del mattino, mi sono svegliato di soprassalto con la testa che mi girava a pieno ritmo…. il letto girava, i muri della camera lo stesso. Sono riuscito, senza cadere, a raggiungere la cucina per bere un sorso d’acqua. Mi sono seduto ad un tavolo poggiando la testa su due cuscini. Un po’ alla volta il giramento si è affievolito. Come preannunciatomi dal chirurgo, ho pensato che ero giunto al “terminal”. Ma all’ospedale il medico, ha diagnosticato che quel giramento era dovuto ad una disfunzione della sede dell’equilibrio nell’orecchio, niente di più. Dopo una breve terapia, tutto è rientrato alla normalità e, rifatta la risonanza magnetica in Italia, è risultato che il tumore era davvero sparito.
SECONDA GRAZIA – Padre Giovanni continua a raccontare, col suo tono scherzoso e gioviale, come, nell’ agosto 2005, ha corso il rischio di morire per la puntura della zanzara tigre e conclude: «Pure qui, durante quei giorni di “coma saporoso”, mentalmente ho chiamato in causa il trio, che ho presentato all’inizio ed ha funzionato ancora!»
TERZA GRAZIA – Il 23 maggio 2008 trovandomi in viaggio per raggiungere due missioni lontane attraversando: isole, ponti, foresta, il sobbalzare del mezzo di trasporto mi ha causato un’ernia debilitante alla schiena e un gonfiore inspiegato. Consigliato di rientrare in Italia ho scoperto che un trombo gli causava il gonfiore e che il viaggio fatto in aereo avrebbe potuto essergli fatale. I medici di Vicenza m’hanno detto che ho rischiato al 98%… aggiungendo che “senz’altro qualcuno – lassù – ti ha dato un’occhiata!” E sì, lo confermo, il TRIO ha nuovamente interceduto per me!
HO SCRITTO QUESTO ARTICOLO, PER INCORAGGIARE TUTTI COLORO CHE STANNO MALE, CHE HANNO PAURA DI FRONTE A QUALSIASI CONTINGENZA, SOFFERENZA, DUBBIO, INCERTEZZA. LA FEDE VERA SI MISURA E SI ACCRESCE QUANDO LA VITA È FUNESTATA DA QUALSIASI PROBLEMATICA CHE, PURTROPPO – PRESTO O TARDI – FA DA FRENO ALL’AMORE DI DIO PER I SUOI FIGLI. CORAGGIO !!!!!!
IL TRIO CHE DALCIELO INTERCEDE PER P. GIOVANNI!
01 nov. 2023 P. Giovanni in visita a Schio
M. Teresa saluta p. Giovanni a Tondo
P. Antonio Gentilin