PAROLA AUTOREVOLE, EFFICACE E LIBERANTE
4a Domenica Tempo Ordinario /B
Mc 1,21-28
In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava.
Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!».
E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!».
E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.
Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».
La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.
PENETRANTE VOCE DI DIO
Rumori e urla, voci forti e suasive,
sussurro sibilante di antico Serpente:
falsa profezia che seduce gli uomini.
Voce senza vento, fuoco o terremoto,
voce silente, penetrante, voce di Dio:
voce d’amore, caldo come sangue.
Profezia di croce, scandalo e orrore,
la ragione fugge, il sogno s’infrange,
la fede attende nella notte il mattino.
IL VANGELO VISSUTO DA BAKHITA
Mc 1, 22.24-25.27
«Si rattristava molto dei peccati degli uomini. Si leggeva il suo dolore espresso nell’atteggiamento del volto. Si dimostrava dispiacente quando sentiva qualcuno bestemmiare. Nella guerra 1915-1918 tutti i soldati della nostra casa di Schio, eccetto uno solo, nelle feste di Natale e Pasqua fecero la Comunione, perché Madre Moretta riusciva a convincerli. Son convinta che ha fatto molti atti di riparazione per le offese fatte a Dio. Cercava di nascondere. Tutte le difficoltà le offriva a Dio e le sopportava per suo amore: e per questo amore con animo lieto sopportò ogni cosa ardua e ogni dolore fino alla morte.»
(M. Anna Dalla Costa, Positio, 4a §85, pag. 43-44)