IN FESTA PER S. MADDALENA DI CANOSSA
La famiglia canossiana festeggia i 250 anni della fondatrice
La famiglia canossiana festeggia i 250 anni della fondatrice ci sono coincidenze nella vita che ci fanno intuire un piano divino che arricchisce di significato quanto si vive. Ci è accaduto lo scorso anno quando si pensava di inaugurare la statua di “S. Bakhita che libera gli oppressi” nel giorno della sua festa o, almeno, entro il mese di febbraio – a lei riservato – nella città di Schio. La statua approdò in terra scledense esattamente il giorno successivo la fine di febbraio: il 1° marzo 2023! Ebbene, in quel giorno per la famiglia canossiana iniziava il 250° anno di vita della fondatrice e ci è parso che s. Bakhita, non potesse negarci di arrivare a Schio quasi in “spirito di obbedienza” ai suoi superiori! Virtù di cui fu esemplare.
L’incertezza, della data di inaugurazione del monumento, ci fece interpellare a più riprese il nuovo Vescovo Giuliano che, alla fine, non poté essere presente all’evento. Anche lo scorso 8 febbraio 2024 ci furono altri impedimenti ed ecco che, nuovamente in un giorno dedicato alla fondatrice: l’8 maggio 2024, il Vescovo Giuliano è giunto a s. Bakhita per presiedere l’eucarestia nella solennità di s. Maddalena di Canossa, presenti le varie espressioni della famiglia canossiana e della Chiesa locale.
Da sinistra: Don Davide Perosa sdb (cappellano), ministrante (di spalle), don Alex Pilati (liturgista), don Enrico Gaetan sdb (direttore salesiani Schio), Mons. Giuliano Brugnotto (vescovo di Vicenza), don Roberto Carmelo (ex parroco ad Arzignano), don Sergiu Gabor (pastorale comunità rumena).
La voce del Vescovo Giuliano [8/5/2024]
S. Maddalena di Canossa ha scelto il percorso dalla ricchezza alla povertà, donando tutta sé stessa, mentre i nostri tempi e questa nostra provincia sta vivendo il percorso inverso dalla povertà alla ricchezza che è difficile condividere. Questa la sua attualità, esemplarità, luce che può illuminare con la fede e la carità scelte nuove di fraternità e di amicizia sociale…
Alla fine della liturgia il Vescovo ci ha confidato di aver proposto a Papa Francesco una visita a Schio, per il simbolo che è diventata di contrasto alla schiavitù, di fratellanza universale. A questo invito il coro ha risposto con il canto: “Lasciami fare di più!” Non poteva esserci risposta più bella all’esortazione consegnataci dal nostro Vescovo. (il testo del canto lo trovate qui)
La voce di alcuni amici nel Signore [9/5/2024]
- Foto-Messaggio (posta sopra) inviata da Gianfrancesco Sartori, presidente dell’Associazione “Bakhita Schio-Sudan”.
- Altra foto con la didascalia: Grazie mille a tutte le consorelle. Gaetana e Giorgio
- Molto intensa la santa Messa celebrata dal Vescovo ieri sera a Santa Bakhita. Veramente un grande momento per la Fede. Un grazie grande alle nostre sante Maddalena di Canossa e Giuseppina Bakhita e a tutta la comunità Canossiana. Paola Dall’Alba
- Grazie alla Superiora e a tutte le consorelle che avete organizzato, e con tanto lavoro, dalla Novena alla conclusione una così bella festa per Santa Maddalena. Belle le parole del Vescovo. Nella ricca Schio perché non guardiamo all’esempio di Maddalena?? Grazie a tutti! Ho ancora il cuore pieno di gioia. Fernanda Sirtori
- L’emozione è stata così intensa che è doveroso ringraziare voi tutte Madri Canossiane per il vostro impegno di testimonianza vissuta. Gianna Cumerlato / Poier
- Grazie per la bella Eucarestia vissuta con molta partecipazione da tutti noi e per il ricchissimo rinfresco tutto buonissimo!!! Carla Giordano
- Non abbiamo potuto essere con Voi e con il Vescovo ieri sera, ma abbiamo reso ugualmente omaggio a Santa Maddalena di Canossa a Verona. Buona serata a tutte le consorelle. M. Luisa Todeschini e Alberto Bertoldi
- A Walter Bonin e Luisa Artuso il grazie speciale della comunità per la cura della documentazione e per il filmato