VENNE TRA I SUOI, E I SUOI NON L’HANNO ACCOLTO
14a Domenica Tempo Ordinario /B
Mc 6,1-6
E uscì di là e andò nella sua patria e i discepoli lo seguirono.
Venuto il sabato, incominciò a insegnare nella sinagoga. E molti ascoltandolo rimanevano stupiti e dicevano: «Donde gli vengono queste cose? E che sapienza è mai questa che gli è stata data? E questi prodigi compiuti dalle sue mani? Non è costui il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non stanno qui da noi?». E si scandalizzavano di lui. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato che nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E non vi poté operare nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi ammalati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità.
L’AMORE CHIAMA L’UNIONE
Signore Gesù, noi siamo in comunione
quando Tu sei tra noi,
perché introduci la tua vita nelle nostre.
Ma quando ci allontaniamo da Te,
abbandoniamo anche i nostri fratelli.
È allora che la comunione fraterna si scioglie.
È vero… anche se difficile da credere:
pure la pietra ha la sua malattia;
il suo agente è l’inquinamento atmosferico.
Se sostituisco la tua presenza, Signore,
con l’egoismo, con pregiudizi sbagliati,
l’amor proprio, la gelosia…,
farò morire l’amore;
la comunione sarà spezzata.
Non c’è comunione che in Te, Signore
Francois-Xavier Nguyen Van Thuan, Preghiere di speranza, Tredici anni in carcere, 1997, n°54.
IL VANGELO VISSUTO DA BAKHITA
Mc 6,3-12
«M. Moretta diceva che gli stessi schiavi erano cattivi con loro, perché un gesto di compassione provocava ira e percosse. Diceva: “i paroni gaveva più cura delle bestie, che de nuialtri: quelle i le trattava bene: nuialtri guai a lamentarsi”. Raccontava che quando ormai perse la speranza di rivedere i suoi, si mise a gustare di più il sole, la luna, le stelle, le bellezze della natura, e sentiva dentro di sé la gioia per “el Paron che le gaveva fatte”. E diceva che pensava che doveva essere un padrone buono.»
(Clotilde Sella, Positio, 4a §476, pag. 211)