IL RIPOSO DELLA COMPASSIONE
16a Domenica Tempo Ordinario /B
Mc 6,30-34
In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato.
Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare.
Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte.
Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero.
Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.
UN POPOLO SENZA CONOSCERTI TI CERCA
Geme il popolo senza pastori!
Chi li conduce e custodisce?
Terra resa arida e deserta,
spogliata da ladri e briganti,
ti distendi spoglia e inerme,
sotto un cielo plumbeo e triste,
percossa da venti brucianti,
languono e muoiono i tuoi figli.
Vieni umile e buon Pastore,
nostra pace e nostra giustizia,
esci dal tuo silenzio e vieni:
la terra in pianto, geme.
Venne in carne umile e debole;
viene su brezza leggera;
verrà di nuovo a tergere
le lacrime dai nostri volti.
Tenerezza di Dio perché oggi
ti nascondi e ci abbandoni?
Viscere di compassione,
perché in te le trattieni?
Un popolo senza conoscerti
ti cerca e a te grida: Vieni.
Stranieri ci hanno dominato.
Squarcia i cieli e discendi!
IL VANGELO VISSUTO DA BAKHITA
Mc 6,31.34
«Una volta vennero all’Istituto due ragazzi i quali chiesero di vedere M. Bakhita. Erano le tre del pomeriggio d’estate. La superiora mi disse di proporre a M. Bakhita di scendere se si sentiva. Era già sofferente. Sulle prime mostrò un po’ di meraviglia dicendo: “a quest’ora?”. Fu l’unico atteggiamento che mi sorprese in M. Bakhita, ma si riprese subito: mi chiese scusa e si mise a disposizione immediatamente. E scese con i ragazzi e li accontentò, senza mostrar di stancarsi.»
(Noemi Raccanello fdcc, Positio, 4a §268, pag. 132)