“SIATE ALLEGRE PIÙ CHE POTETE” MdC
12 ottobre 2024 – Convegno Nazionale Ex-alunne/i a Verona
La vicinanza tra Schio e Verona ci ha permesso di andare e venire con l’auto in giornata. Eravamo in cinque: Monica Gianoli col marito Marco Zambon, Manuela Bortoli, Tiziana Dal Maso e sor. Maria Carla. Lungo la giornata abbiamo fatto partecipe il gruppo delle Ex di Schio via whatsapp. Era tutto troppo bello per vivere da sole la presenza di Maddalena di Canossa con la lettura di un suo soliloquio composto e letto da Maria Gerardi, accompagnata dalla pianista libanese Celine M. Hjeily e dalla voce della storia di Don Giuseppe De Marco, che a fine mattinata ha anche celebrato l’Eucarestia.
Il contributo di sor. Eliana Zanoletti è stato così ricco e coinvolgente che ci ha fatto incontrare Maddalena oggi ancora con noi. Seguono alcune note del suo intervento per offrire un assaggio del ricco banchetto di sapienza che ci ha saziato la mente e l’anima.
State allegre più che potete significa 3 cose:
- l’origine è buona la via è benedetta per tutti.
- Il male c’è e bisogna attraversarlo con coraggio. Non abbiate paura.
- Vi raccomando i miei amati poveri, ovvero, non lasciate scarti. Maddalena dona da povera, dorme da affaticata, brilla da contenta perché ha fatto tutto quello che poteva.
Ci sono ragioni per stare allegri nelle situazioni della vita: nelle fatiche, nelle contrarietà, nelle ristrettezze: “È meglio adesso un bene più piccolo che uno maggiore che finisce in fretta”.
Roberto Mancini, in Obbedire alla felicità, ci indica un percorso per concretizzare l’invito alla gioia:
- Osare la fiducia nei confronti della vita, perché è nelle mani di qualcuno, mettendo da parte l’angoscia e l’ansia. Ad Agar Dio dice: guarda che c’è l’acqua! Ovvero: accorgiti del positivo che ti circonda. La felicità di s. Francesco c’era perché aveva scoperto altri strumenti per coglierla: il tutto nella povertà di Dio stesso.
- Esporsi per prendersi cura della vita degli altri.
- Avere coraggio che è la capacità di contenere la paura. Il coraggio si esprime nell’azione. Agazzi dice che grazia è capacità di andare avanti. Si tratta di patire e operare. Gesù ha assunto ciò che non andava e ha continuato ad amare. Anche s. Tommaso parla di beata passio, ossia di passione attiva.
- Vedere e anticipare il futuro, senza essere bloccati da quello che ci sarà. Agire per la pace e la giustizia significa anticipare il futuro. Serve la pazienza di stare dentro alle contraddizioni operando il bene.
Maddalena ha dato il pesce, la canna, il fiume, il significato. Ed è questa la felicità. Una postura di carità, dolcezza, di mansuetudine, di umiltà, zelo e fortezza che nasce dall’ascolto del cuore dove Dio ci dice: “ti amo, sei mio figlio”. Se scopriamo il cuore Sacro scopriamo la felicità.
In realtà si tratta di chiedersi non “chi sono io” ma: “per chi sono io?” (cfr Pierangelo Sequeri)
Ecco alcune risonanze condivise nel gruppo whatsapp del convegno:
- MONICA: grazie a tutte quante per la stupenda giornata trascorsa insieme. Grazie Marina Carbognin (ex alunna del gruppo di Verona con cui siamo gemellate) che ci hai accolte cosi calorosamente all’arrivo. Grazie a tutte le care madri, ai relatori, al sacerdote che ha fatto in chiesa la testimonianza della sua vita in missione, grazie alla pianista libanese. Soprattutto GRAZIE SIGNORE perché anche oggi hai operato meraviglie con l’intercessione di Maddalena e di Bakhita.
- GIANNA: Grazie a voi che ci avete rappresentate, le foto e la spiegazione di Monica ci hanno dato la possibilità di vivere lo spirito di Maddalena e Bakhita … sempre un grazie a Dio per questi doni.
- Maria Carla Frison: Anche da Schio il grazie più sentito per la bellezza del dono ricevuto. Siamo state contentissime della mattinata per la bellezza dei contenuti ma anche per il senso di familiarità e amicizia sperimentati. È stata una immersione nel cuore e nello spirito di s. Maddalena, gioia condivisa con i “mille cuori” che avrebbe voluto avere per offrirli tutti al Signore. Ci siamo sentite unite, una sola famiglia spirituale per suo dono e per la grazia delle condivisioni ricche di sapienza e di affetto. Grazie a tutti i presenti.
- Anna e il gruppo di Bergamo: Grazie Madre Adriana per la stupenda giornata, organizzazione, accoglienza, ospitalità tutto eccellente come sempre. Appuntamento al prossimo anno! Grazie ancora di cuore!
- GIUSEPPINA GIOVANNA Una bellissima immersione nel Carisma di S Maddalena… grazie m. Adriana e a tutti quelli che hanno concorso a farci vivere unite nel suo nome questa bellissima esperienza. Arrivederci al prossimo convegno❤️
- ADRIANA SICILIA: Sono contenta che anche quest’anno sia andato tutto bene. Ringraziamo il Signore e … arrivederci al prossimo anno, se Dio vuole.
- Adriana nel suo saluto introduttivo, usando le parole di Gustav Mahler (direttore d’orchestra austriaco) ci ha lanciato una sfida, che ci riconsegniamo a vicenda:
“TRADIZIONE NON È CONSERVARE LE CENERI MA CUSTODIRE IL FUOCO!
Dopo il pranzo, abbiamo visitato San Lorenzo, luogo del battesimo di s. Maddalena e quindi Casa Madre dove sr. Elizabeth ci ha illustrato la mostra su Maddalena fino a farci arrivare alla sua stanza. In chiesa abbiamo affidato a Maddalena ciò che portiamo nel cuore e ravvivato in noi quel fuoco che tanto l’accese. Grazie Signore!