INCONTRO ANNUALE EX ALUNNE CANOSSIANE
Alla vigilia del giubileo per condividere speranze
Schio 1° dicembre 2024
Dalla mia alla nostra speranza, il tema scelto quest’anno per incontrarci alla vigilia del giubileo della speranza ed alla conclusione della terza sessione del sinodo sulla sinodalità che ci ha fatto sentire responsabili di tramandare i valori educativi che ci hanno formato. Tutto è iniziato con l’incontro in chiesa con s. Bakhita e s. Maddalena, le nostre sante esemplari, guidati dal libretto dell’ultima camminata che ci proponeva di invitare tutti al banchetto! Spontanea è stata la condivisione della nostra vita, continuata nell’incontro.
Scese nella sala delle riunioni Monica Gianoli ha condiviso, col cuore ardente infiammato dallo Spirito e con grande naturalezza, il carisma della gioia canossiana donatoci nel convegno di Verona dello scorso 12 ottobre: “State allegre, se potete” ci dice ancora Maddalena “brillate da contente, dormite da affaticate”. Semplici espressioni che hanno fatto scavare nel carisma canossiano una speranza audace. Stupore, gioia, speranza … https://canossianebakhitaschio.org/2024/11/01/relazione-convegno-nazionale-ex-alunne-i-a-verona/
Gianna Cumerlato Poier ha poi continuato a presiedere l’incontro moderando la condivisione tra tutti i presenti. Ciascuno ha scelto di rileggere le proprie speranze giovanili, alla luce del percorso di vita, già verso la pienezza degli anni. È indicibile quanto abbiamo vissuto. Ci siamo consegnati sogni e speranze umane trasformate dalla vita e dal dolore, nostro e degli altri, in ringraziamento per la fiducia che Dio stesso ci ha dimostrato affidandoci prove e missioni particolari, inattese, ma che hanno arricchito noi e gli altri.
Sono queste le nostre speranze per chi, oggi, è educato nelle scuole canossiane pur non avendo la stessa fede, ma credendo nell’unico Dio. A loro sono rivolte le nostre attenzioni come col segnalibro di congedo dalla scuola, da noi ideato per dare il benvenuto tra gli ex alunni, e farli sentire sempre a casa in questo luogo.
Ci siamo sia ricordate gli appuntamenti, come il concerto di Lucia, che rese disponibili per l’accoglienza dei pellegrini nel prossimo giubileo, come pure a sostenere, in nome di Nadia De Munari, il “pranzo sospeso” per aiutare gli alunni della scuola. Ci unisce l’impegno di pregare le une per le altre alla domenica, di essere madri e padri spirituali sostenendo anche i sacerdoti in difficoltà e di ritrovarci per la cena di s. Bakhita.
Abbiamo riconfermato Monica Gianoli e Gianna Cumerlato Poier nostre referenti. A loro un sentito GRAZIE!
L’intensità della comunicazione ci ha fatto dimenticare di fare alcune foto. Abbiamo rimediato con i selfie dei presenti, manca Rosanna Silvestri che non li ama, ma che ringraziamo per sentirsi una di noi. Ad Elisa e al papà Luigino Rezzadore il più cordiale: benvenuti. A Tiziana Dal Maso, Manuela Bortoli, Armida Camparmò e a M. Maria Carla un grazie per esserci. Confidiamo di incontrarci il prossimo anno il 23 novembre, festa di Cristo Re. Buon Natale!
TUTTE INVITATE AL CUORE DELLA SPERANZA
Dio non delude: se ha posto una speranza nei nostri cuori, non la vuole stroncare con continue frustrazioni.
Tutto nasce per fiorire in un’eterna primavera.
Anche Dio ci ha fatto per fiorire.
Ricordo quel dialogo, quando la quercia ha chiesto al mandorlo: “Parlami di Dio”. E il mandorlo fiorì.
Gli uomini che hanno coltivato speranze sono anche quelli che hanno vinto la schiavitù, e portato migliori condizioni di vita su questa terra.
Vivi, ama, sogna, credi. E, con la grazia Dio, non disperare mai.
Papa Francesco, Udienza 20 sett. 2017
«Ciò che gli piace è di vedermi amare la mia piccolezza e la mia povertà, è la cieca speranza che ho nella sua misericordia! Ecco il mio solo tesoro. […] Se lei desidera sentire gioia, essere attratta dalla sofferenza, lei cerca la sua consolazione. […] Comprenda che, per amare Gesù, per essere sua vittima d’amore, più si è deboli, senza desideri né virtù, più si è adatti alle operazioni di questo Amore che consuma e trasforma! […]
Oh, come vorrei poterle far capire quel che sento!
È la fiducia e null’altro che la fiducia che deve condurci all’Amore!».
Papa Francesco, Dilexit nos, 138 (S. Teresina del Bambino Gesù, Lettera 197, 17 settembre 1896)
OFFERTA DEL CUORE A DIO PREGATA DA SANTA MADDALENA DI CANOSSA
Mio Dio, se da me tua figlia non desideri altro che il cuore, eccolo, o mio bene amato.
Io lo pongo in quelle mani delle quali adoro le piaghe. Te lo dono per un profondo senso di riconoscenza e mi dispiace d’averne uno solo.
Vorrei avere mille cuori per offrirli e donarli a Te o mio bene altissimo. Ma poiché ne ho soltanto uno, te ne dono uno solo, con la promessa che questo sarà sempre la fonte di tutto ciò che farò nella mia vita. Affinché nessuno se ne appropri, custodiscilo tu, come cosa tua; così che, quando un giorno ti vedrò, faccia a faccia, possa avere la felicità di ritrovare nelle tue mani questo mio cuore, quale testimone della mia fedeltà che umilmente ti dichiaro, e del grande amore che ti porto. Amen.